[NME] Intervista ai Coldplay sull'LP5

Potete amarli o odiarli, la band di Chris Martin sta ancora puntando a pubblicare il proprio sfuggente capolavoro

Dentro allo studio dei Coldplay nella zona nord di Londra, Chris Martin se ne sta seduto attorniato da liste, o quelle che lui definisce come "un disturbo ossessivo compulsivo messo in bella vista, in forma scritta: il lavoro del cantante, credo". Sulle scrivanie, sui muri, sulle lavagne, su pezzi di carta... ovunque si guardi c'è una lista - una lista potenziale di canzoni, i 10 comandamenti di Brian Eno - che riguarda il prossimo, ancora senza titolo (ci sono liste anche su questo), quinto album dei Coldplay.

Pochi sono i dettagli sicuri a questo punto: le possibili canzoni sono state scremate eliminandone a dozzine, anche se Chris conferma che "c'è ancora un'altra bella scrematura da fare... che è meglio che cercare di averne di più. Siamo stati molto tempo a giochicchiare con Brian Eno. Adesso siamo con Marcus [Dravs], e stiamo cercando di far diventare il tutto più coeso e della durata inferiore alle sette ore. Il peggior errore che potremmo fare, considerato che siamo la band più amata-odiata (in inglese Marmite-y. la Marmite è un prodotto molto conosciuto in UK che divide l'opinione dei consumatori tra chi la ama e chi la odia, ndt.), è fare una cosa super-lunga".
Dravs è stato arruolato grazie agli Arcade Fire. "Quando stavamo pensando di fare l'ultimo album, ho parlato con Win [Butler]", dice Chris. "Ci eravamo appena incontrati con Brian Eno, e lui ci aveva detto, 'Comunque abbiamo bisogno di un'altra persona, perchè mi piace di più occuparmi della semina, la parte più astratta, ma abbiamo anche bisogno del boscaiolo che deve organizzare tutto'. Win disse, 'Dovreste provare a lavorare con questo ragazzo, Marcus, è pazzo, ma è davvero bravo'". E' pazzo? "No, è fantastico, ed è davvero pieno di talento, ma è spietato: 'E' terribile', o 'E' fantastico'. E' estremo. E ha fatto dei lavori davvero belli con chiunque. Schiocca spesso la frusta. Uno dei pericoli dell'ottenere un po' di successo è che nessuno ti spinge troppo a fare qualcosa. Ma non abbiamo questo problema al momento".
Molte idee e concetti sono stati gettati a mare, inclusa un'idea venuta al batterista Will Champion, che prevedeva lui in piedi a suonare la grancassa e la chitarra acustica. "Abbiamo inziato a lavorare a quell'idea per circa tre settimane", dice sorridendo il bassista Guy Berryman "poi ci siamo separati per Natale, e ci siamo ritrovati che tutti avevamo visto lo stesso programma in TV con i Mumford & Sons. E ci siamo detti, 'Oooooooh, no. Idea da buttare'".
Un paio di canzoni di quel periodo - incluso il singolo 'Christmas Lights' - sono sopravvissute. Molte erano emerse dai soundcheck. Adesso ci sono le 12 finali... ma tutte senza titolo. "Abbiamo una canzone che si chiama 'Every Teardrop is a Waterfall'," dice Chris. "E' il mio titolo preferito, anche se non sono sicuro a che canzone appartenga. Ce ne sono state circa 12 diverse. E' come giocare a Snap (un gioco di carte, ndt.). L'originale 'Every Teardrop is a Waterfall' è stata definita 'terribile' dalla sezione ritmica, e quindi è stata eliminata. Quindi addirittura prima che pubblichiamo qualsiasi cosa per il mondo, è stata criticata da qualcuno!".
Chris è più sicuro per quanto riguarda la direzione dei testi: "L'ho scoperta con 'Viva la Vida...', la canzone che mi è piaciuto scrivere dal punto di vista di qualcun altro per tirare fuori davvero quello che sentivo. Ho una canzone scritta dal punto di vista di una ragazza che si chiama 'Princess of China', che è molto da donna. Mi chiedo cosa faccia trasparire di me?"

Il ritorno dei Coldplay è fissato per la primavera, in tempo per alcuni festival (inclusa la terza volta come headliner al Pyramid Stage di Glastonbury, se dobbiamo credere alle voci che girano). Chris riconosce il fatto che la band non può diventare più grande in termini di pubblico, affermando che lo scopo di questo album è "di cantare per ogni singola persona nella propria stanza come ad un pubblico più grande". Sa che molti odieranno il nuovo disco della band comunque vada, ma non gli importa più. "Non crediamo ancora di aver pubblicato il nostro capolavoro, quindi stiamo ancora cercando di farlo. Finchè ci sentiamo così e abbiamo fame di farlo... è tutto quello che ci basta".

Hamish McBain