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Impegni Umanitari

Come tanti altri artisti, i Coldplay compaiono nella lista di personaggi che sostengono la campagna umanitaria promossa dall’associazione Make Trade Fair. L’iniziativa auspica al cambiamento del mercato globale, i cui attuali meccanismi vanno a discapito dei Paesi in via di sviluppo. Da tempo Make Trade Fair aiuta la popolazione di tali Stati mediante l’acquisto diretto dei prodotti locali, garantendo ai lavoratori un guadagno netto senza nessuna intermediazione commerciale. Da questi buoni propositi nasce nel 1985 il Live Aid, un concerto rock interamente dedicato al continente africano e che vede esibire sul palco famose pop star, fra cui Bob Geldof, primo promotore di questa stagione musicale. Da allora si sono raccolti milioni di dollari.

Diremmo: ''Bene!''. Purtroppo ci si è resi conto che i problemi sono ben più radicati e difficilmente risolvibili con la sola beneficenza. Urgono misure strutturali e occorre sostenere le nazioni più povere attraverso l’assistenza tecnica sul lavoro. La smania di controllo da parte dei cosiddetti Paesi ricchi ha permesso che l’Africa si indebitasse quasi senza una via d’uscita. L’indifferenza ha portato un’economista ad affermare "che i debiti non sono in sé una cosa cattiva", visto che anche la gente comune deve pagare il mutuo per la casa. Qui si pone una domanda: ad un esperto in materie economiche non spetterebbe forse sapere che i debiti dovrebbero essere commisurati alla capacità finanziaria degli stati? La risposta vien da sé. E poi, non nascondiamoci dietro un dito: tutti sanno chi finanzia le guerre per la gestione del commercio dei diamanti in Liberia e per il possesso del petrolio in Nigeria. E questo non fa che accrescere la povertà delle nazioni in via di sviluppo; Paesi che non possono amministrare le proprie risorse liberamente e che per farlo devono 'pagare', immettendosi così in un circolo vizioso.

Cosa possono fare musicisti del calibro di Paul McCartney, Bob Geldof, Madonna, Sting, U2, Mariah Carey, REM, Robbie Williams, Elton John e dei 'nostri' Coldplay? Molto poco, ma possono indubbiamente scuotere l’interesse popolare. Il Live Aid, come qualsiasi manifestazione artistica a scopo umanitario, ha molti limiti; ma porta allo scoperto questioni scottanti e le contraddizioni politiche e commerciali dei Paesi 'creditori'. Bono e Geldof sono riusciti a strappare a Tony Blair la promessa di cancellare il debito agli Stati africani più poveri. Numerosi cantanti si sono mossi in tal senso: in Italia, Lorenzo Cherubini alias Jovanotti conduce da tempo la sua battaglia in terra 'nostrana'. E’ evidente che persone che operano in campo artistico non posseggono le giuste 'competenze politiche', ma vogliono comunque dar forma ad una strategia che possa muovere, in qualche modo, l’animo di 'chi tiene il coltello dalla parte del manico'.

Si parla tanto anche del Commercio Equo e Solidale. E’ un progetto che incentiva a livello mondiale l’apertura di negozi, dove è possibile acquistare i prodotti Le Botteghe del Mondo. In questo modo si sancisce il rapporto diretto coi produttori locali dei Paesi più poveri o in via di sviluppo. E’ una nobile iniziativa, visto che in molti casi il Fondo Mondiale Monetario chiede ai governi debitori d’importare dall’estero e di porre restrizioni ai contadini, cosicché non vendano le proprie merci. Vengono esportate soltanto le eccedenze, ma a prezzi ridicoli e che fruttano ai lavoratori guadagni bassissimi.