[Coldplay.com] Intervista a Simon Pegg

Il mondo potrebbe conoscere Simon Pegg come protagonista di Spaced, L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz, Star Trek e Mission Impossible III, ma noi lo conosciamo come membro onorario dei Coldplay. Con la sua nuova fantastica autobiografia, Nerd Do Well, appena uscita, abbiamo pensato che ora era il momento giusto per porgli alcune domande. Fortunatamente, è stato così gentile da risponderci.

Ciao Simon, come stai?
Molto bene, grazie. Un po' strapazzato, ma ancora sorridente.

Sono passati più di dieci anni da quando hai conosciuto i Coldplay. Cosa ricordi di quella notte a Londra al Millennium Dome?
Io non ci volevo andare. Mia moglie era alla ricerca della band Toploader per la Sony ma io non ero un loro fan. Alla fine decisi di accompagnarla solo per vedere Chris e i ragazzi avendoli visti esibirsi sul palco di NME al V2000. Non avevo idea che un anno dopo sarei stato sul palco a cantare con loro. Chris è venuto da me dopo lo show al Dome e disse che era un fan dello sketch Big Train, e questo mi ha risparmiato dal dover andare da lui per dirgli che ero un fan di Yellow. Otto anni più tardi mi sono esibito con loro su un palco leggermente più grande nella stessa città.

Pegg

Simon si esibisce con i Coldplay alla O2 di Londra a Dicembre del 2008

E siete amici da allora?
Sì, Chris mi ha presentato la band e il resto è storia. Era da subito chiaro che fossero destinati al grande successo. Non solo perché hanno conquistato le scene, ma perché sembravano essere in possesso di questa tranquilla determinazione. Il tipo di professionalità concentrata che caratterizza le band "anziane" di maggior successo, la band che stavano per diventare. L'avevano fin dall'inizio. Ciò per loro non è stato un gioco o una passeggiata o un modo per incontrare ragazze. Si capiva che erano seri. Non hanno mai perso questa serietà. E' per questo che sono ancora attivi mentre tutti gli altri su quel manifesto sono scomparsi ed è per questo che saranno attivi anche tra 10 anni da ora.

Hai sempre pensato che avrebbero raggiunto il successo che hanno?
Avevo fiducia in loro, ma è difficile avere fiducia nel settore, perché è così incerto. Era chiaro che avessero ciò che serve comunque. C'era passione ed una determinazione quasi zelante nel non riposare sugli allori. Chris ha sempre avuto questa tendenza alla cancellazione di sé. Si stava scusando per Yellow nel 2000 perché si preoccupava del fatto che l'avessero suonata troppo. Dieci anni più tardi le persone ancora impazziscono quando sentono quei primi accordi. Non credo che Chris abbia smesso di chiedere scusa per questo comunque.

Naturalmente, hai finito per diventare un membro 'saltuario' della band. E' divertente far parte dei Coldplay?
Mi piace molto. Chris chiama al telefono e dice: 'Vieni a suonare questa sera' ed io divento nervoso, irritabile ed esigo alcune prove che poi faremo al sound check. I ragazzi sono incredibilmente gentili e rilassati come se esibirsi di fronte a decine di migliaia di persone fosse una cosa normale. Naturalmente per loro, lo è. Sono sempre stupito di come trascorrono il tempo prima dello show. Non sembrano mai nervosi, eppure sono tutto fuorchè rilassati sul palco. Sembrano perennemente al 100%. Questo mi rende ancora più nervoso quando inizio a suonare quell' armonica. Ho ancora un sacco di esperienze da vivere.

Ti sei mai presentato ad uno sconosciuto dicendo che fai parte dei Coldplay?
Sempre. Se non mi riconoscono per il mio lavoro e mi viene chiesto cosa faccio nella vita, dico che sono membro dei Coldplay. E' sempre buona cosa avere un'alternativa a cui appoggiarsi.

Sei apparso dal vivo con la band tante volte nel corso degli anni - all' Astoria, alla O2, al V Festival e anche allo stadio di Wembley. Qual è stato il milgior concerto?
Mi è piaciuto molto esibirmi alla O2 Arena. E' una venue enorme ma comunque ho sentito un'atmosfera intima, in particolare quando ho suonato sul C-stage vicino al pubblico. Ho suonato il bridge in Green Eyes e poi abbiamo fatto Jingle Bells indossando stupidi cappelli, perché era Natale. Ho avuto il mio personale vestiario stile Viva La Vida e davvero mi sono sentito come un membro onorario. Hanno sempre avuto questo atteggiamento di apparire come una band per tanto tempo, la prima volta che suonai con loro, al V2001, mi chiesero di indossare una camicia nera per rimanere in tema con l'estetica della band. La terza notte alla O2, ho annunciato la mia decisione di lasciare la band alla folla e dissi che ci sarebbe stato un numero verde per tutti coloro che avessero trovato la mia decisione dolorosa.

E qual è il miglior concerto dei Coldplay a cui assistito come pubblico?
Ne ho visti davvero tanti. Ho perso il conto delle volte in cui li ho visti dal vivo. Credo che il mio concerto preferito sia quando si esibirono in un angolo del mio pub per raccogliere fondi per l'unità pediatrica del Whittington Hospital. Guy era malato quella notte e così c'erano solo Chris, Jonny e Will, tutti con le chitarre. Fu in seguito a Rush of Blood quindi erano già un fenomeno globale. Vederli tirare fuori una versione acustica di Livin 'on a Prayer nell'angolo di quel pub a nord di Londra è stato un vero piacere.

Sei anche apparso in una registrazione dei Coldplay - cantando i cori nella B-side di The Scientist 1'36". Come è successo? Ne sei orgoglioso?
Credo fossi allo studio e Chris mi coinvolse per gridare 'Yeah!' alla fine della canzone. Ne sono davvero fiero.

La leggenda narra anche che hai ideato tu il titolo di un'altra B-side, I Bloom Blaum. Se è vero, raccontaci.
No, la canzone già esisteva ed è stata intitolata così da Chris. Il titolo è in islandese per 'il popolo blu'. Era un pezzo che Chris cantò una volta prendendo in mano la chitarra che teneva a casa mia. La suonò una notte e me ne innamorai subito, e così in seguito molte volte insistevo perchè la suonasse. Quando la band stava mettendo insieme i singoli per Rush of Blood suggerii che includessero I Bloom Blaum come B-side. Ed ecco, così è stato.

Hai anche scritto canzoni con Chris. A+E è un classico Coldplay mancato?
A mio parere è la loro miglior canzone di sempre. E' una sorta di informazione pubblica sui vantaggi di andare al pronto soccorso quando si ha un incidente. La sua genialità è che è scritta interamente sui tasti A ed E (ndr, LA e MI).

Chris ti ha scelto come padrino per il suo primo figlio. Parlando con diversi anni di esperienza, cosa rende buono un padrino?
Chris è un grande padrino per mia figlia. Per il fatto che porta un'influenza positiva ed è una presenza divertente. Ho affidato tali  obblighi a Chris perché pensavo che sarebbe stato una fonte di ispirazione, come persona e come musicista. Le ha comprato una chitarra Epiphone vintage del 1968 per il suo primo Natale. Per ora si sta comportando bene.

Con la band attualmente rinchiusa in studio, ci puoi dare qualche indizio su com'è il sound dell'album #5?
Non ho ascoltato ancora nulla e, anche se mi piacerebbe molto, rispetto il processo creativo che hanno sviluppato nel corso degli anni. Quando Rush of Blood e X & Y erano in fase di registrazione ho ascoltato un sacco di materiale mentre veniva composto. Io e Ian McCulloch fummo le prime persone al di fuori della band ad ascoltare Clocks e non dimenticherò mai Chris mentre salta nel suo soggiorno in Politik, la prima volta che la suonò a me e mia moglie. Oggi il processo è meno collettivo, si rintanano nella Bakery e mantengono la loro riservatezza. Sono sicuro che se chiedessi a Chris di suonarmi qualcosa lo farebbe, ma immagino che quando saranno pronto sarà lui a presentarsi a casa mia con un CD e le sue scarpe jazz. Ho molto materiale raro dei loro esordi. Performance live, demo e le prime versioni di brani ben conosciuti. Me le tengo strette.

Nel frattempo, la tua nuova autobiografia, Nerds do well, è stata appena pubblicata. Sei soddisfatto del risultato?
Sì, penso che sia riuscita molto bene. Chris è stato uno dei primi a leggerla, in realtà. Appare nel libro quindi ho pensato che fosse giusto. Partecipa anche ad un racconto di fantascienza in cui io sono un eroe robusto che ha avventure sessuali, per quando la mia vita reale diventi noiosa.

E di cos'altro ti stai occupando?
Burke e Hare di John Landis è ora nelle sale cinematografiche. Sto doppiando Reepicheep il topo del nuovo film di Narnia, che esce in dicembre e il 18 Febbraio 2011, preparatevi a Paul, scritto da me e Nick Frost ed interpretato da Seth Rogen, Jason Bateman, Sigourney Weaver e la suocera di Chris, Blythe Danner.

Infine, chiediamo sempre ai nostri intervistati qual è la loro canzone preferita dei Coldplay. Qual è la tua?
E' una domanda difficilissima. Cambio idea molte volte. Al momento adoro Glass Of Water del Prospekt's March EP perché è fortissima.