[Q Magazine] Viva la Vida: una guida completa all'album fatta dalla band

Dopo tre anni dall'album 'conquista stadi', X&Y, i Coldplay tornano a sfidare i critici e il pubblico.
Viva la Vida or Death and All His Friends, che verrà pubblicato a metà giugno, è la quarta pubblicazione della band, guidata nei suoni dal genio della produzione Brian Eno.

Ecco come la band vi spiega l'album canzone per canzone:

Life In Technicolor
Gloriosa strumentale. In origine era una canzone con il suo testo, ma quando uno sconosciuto l'ha descritta come un "ovvio singolo", le parole sono state rimosse.
Chris Martin: "É bello non avere il cantante che entra e rovina la prima canzone. Questa è la nostra canzone per il lattaio, quella che più invoglia ad essere fischiettata. Abbiamo tolto il testo perchè questa canzone era la nostra unica rete di sicurezza".

Cemeteries Of London
Una canzone di fantasmi con un tocco folk scritta in una notte dopo che l'assistente di Brian Eno, Markus Dravs, giudicò una canzone di Martin come "buona" ma non ancora "ottima".
Chris: "Ero mortificato. Ma se mi dici di scrivere una canzone migliore, lo faccio. Mi disse che era buona ma l'ha detto in modo tedesco, Se mi arrivi con una canzone, finita, completa, ottima, ti dico che è ottima. Questa non è finita, non è completa e quindi non posso dire che è ottima. Quindi ero, Ok, allora vaffanculo! E il giorno dopo sono arrivato e ho suonato Cemeteries of London."

Lost!
Organi da chiesa che si fanno sempre più forti sopra una voce semplice mentre Martin sta "waiting till the shine wears off".
Jonny Buckland: "Ne abbiamo registrato una parte in una chiesa qui vicino, che adesso è uno studio. In una grande stanza con un pianoforte e un organo che andavano allo stesso tempo".

42
Una canzone epica in tre parti. Un riff di pianoforte profondamente intenso che richiama Imagine di Lennon prima che i violini diventino sempre più forti e Martin urli "I thought you might be a ghost!".
Chris: "Connessa a "La guida per autostoppisti"? (Il numero 42 è descritto come 'la risposta alla vita all'universo e ad ogni cosa' nella serie di science-fiction di Douglas Adams). Lo è e non lo è. 42 è il mio numero preferito, 42 è perfetto. Abbiamo due canzoni da John Lennon, questa e Violet Hill".

Lovers In Japan/Reign Of Love
Brillante e gioioso indie-pop che si riversa in un inno con campane sonanti.
Guy Berryman: "Non riuscivamo a deciderci? No, è perchè non volevamo avere un numero in più sul cd. Per tenerlo a 10 canzoni".
Will Champion: "Abbiamo solo preferito avere meno titoli e più materiale. L'album nel suo complesso racchiude il meglio, ma è il più corto. Volevamo renderlo il più possibile ascoltabile dall'inizio alla fine senza interruzione".

Viva la Vida
Opera stridente guidata da violini con un testo che racconta di cavallerie, missionari e re.
Guy: "E' la storia di un re che ha perso il suo regno, e la copertina di tutto l'album si basa sull'idea di rivoluzionari e guerriglie. C'è questo sottile punto di vista anti-autoritario che si è insinuato in alcuni testi che rappresenta un po' il culmine in cui si è circondati da governi da un lato, ma siamo anche esseri umani con emozioni e tutti moriremo e la stupidità con cui dobbiamo combattere ogni giorno. Da qui il titolo dell'album".

Yes
Violini malinconici che si avvolgono attorno al registro più basso che Chris Martin abbia mai registrato in vita sua, suonati e arrangiati dal musicista Davide Rossi (scoperto quando i Coldplay hanno fatto il tour assieme ai Goldfrapp).
Will: "Dav è come un uomo-orchestra, suona un violino elettronico che ha tutto, dalla nota più alta di un violino alla nota più bassa di un violoncello, tutta quella scala in un unico strumento".
Chris: "Siamo diventati molto bravi nelle collaborazioni. E a farle passare come se fossero cose fatte da noi".

Chinese Sleep Chant (canzone nascosta)
Chitarre travolgenti e quello che suona come un coro di arcangeli Gabriele, assieme ad un testo quasi incomprensibile.
Chris: "Il testo non è in latino, no! Ti dico che se togli tutte le chitarre, quello che ottieni è abbastanza ordinario. Ma Jonny riesce sempre a rendere le cose meno ordinarie. Senza di lui saremmo fottuti. Davvero!".

Violet Hill
Il primo singolo e la canzone che meno assomiglia a tutto il resto: un ritmo da Beatles-che-incontrano-il-glam-rock-anni-70 con Jonny Buckland alla "chitarra sintetizzatore".
Will: "Abbiamo veramente provato a renderla come questa grande macchina un po' distrutta. Qualcosa di lento ma allo stesso tempo opprimente. Sono sicuro che le persone non lo capiranno! Un titolo psichedelico? Violet Hill è una strada di St John's Wood (Nord-ovest di Londra)".

Strawberry Swing
Sfavillante ritmo africano, chitarre orientali e una pazzesca massiccia linea di basso che sembra quasi trasformarsi in un didgeridoo. Sorprendentemente, funziona.
Will: "Una canzone bella e gioisa. Guy ed io siamo riusciti a dare più ritmo a questo album di quanto fossimo mai riusciti a fare prima. Un po' più di spavalderia".

Death And All His Friends
Un piano malinconico che scivola in chitarre scintillanti e un coro maschile che si innalza, "I don’t wanna follow death and all of his friends!". La parte vocale è stata registrata in una galleria d'arte a Barcellona che era stata una volta l'infermeria di un vecchio convento.
Will: "Qui siamo noi che cantiamo tutti assieme e poi ancora noi che cantiamo tutti assieme. Il Coro dei Coldplay. E c'è stata un'eco che è risuonata a lungo. Quando abbiamo fatto tutti questi canti di gruppo prendevamo chiunque ci capitasse attorno. Ingengeri di studio, chiunque".

The Escapist (traccia nascosta)
Un organo da chiesa fluttua in un ambient strumentale transcendentale scritto dall'amico di Brian Eno, John Hopkins, che l'ha "donato" all'album. Al di sopra di tutto, un malinconico Chris Martin canta della voglia di fuggire.
Will: "Credo che questa volta con le registrazioni, la copertina, i concerti e i video le persone vedranno che possiamo dare molto di più di ciò che immaginano".