Intervista a Nikki Rosetti, la produttrice di 'Safety EP'

Ciao Nikki! Grazie per aver dato la possibilità a noi di Coldplayzone di conoscerti. E’ un vero onore poter fare quattro chiacchiere con te. Come va?
Molto bene, grazie e... grazie di avermi contattato.

Tu sei stata produttrice delle due pubblicazioni musicali d’esordio dei Coldplay, ovvero 'Safety EP' e 'The Blue Room EP'. Il momento della nascita e del battesimo della band. E tu eri li. Come hai conosciuto Chris, Jon, Guy e Will?
La band ci era stata segnalata da loro amici. La maggior parte delle band si sono messe in contatto con noi tramite passaparola o attraverso case discografiche che lanciavano nuovi complessi.

Così vi siete subito messi al lavoro. Quanto è stato duro? C’era già abbondante materiale sul quale lavorare oppure era tutto in fase di definizione?
Le canzoni erano ben scritte, anche se ricordo che tutti i membri della band stavano provando ancora le parti alle tastiere, gli accordi e così via. Registrammo le tracce dal vivo, poi vennero aggiunti altri arrangiamenti, ma comunque pochi. Qualche parte di tastiere e alcuni accordi, anche qualche pezzo alle chitarre. Abbiamo impiegato un po' di tempo per riuscire ad aggiustare gli effetti della chitarra di Jonny.

Toglici una curiosità: a chi è venuto in mente di piazzare dei microfoni sulla strada bagnata davanti agli studi di registrazione per incidere ‘Easy To Please’?
A questa domanda non posso rispondere perché non ho lavorato a quella canzone!

La migliore canzone prodotta per i Coldplay secondo il tuo autorevole parere…
Difficile da dire. Considerando 'Safety', che è l'EP più conosciuto delle nostre sessioni di registrazione, direi 'Such A Rush'. Comunque, come molte persone sanno, non ero molto contenta di quell'effetto di 'riverbero' bagnato e di conseguenza ho remixato tutte le tracce. Ora sembrano canzoni completamente diverse, il suono è più spesso, più caldo e più intimo e la voce di Chris è venti molte meglio dell'originale, dopo aver tolto quell'effetto (partendo comunque da qualcosa di molto buono!). Tra i remix, devo dire che la mia preferita è 'Panic', della quale alcune parti sono state sviluppate e inserite in 'Don't Panic'.

Ti invitiamo a spendere una parola per Ken Nelson e Chris Allison, gli altri due producer di quell’era…
Tutte le tracce che abbiamo prodotto sono state create indipendentemente in studi diversi, quindi non ho mai incontrato Ken e Chris. Le due sessioni che ho registrato con la band si sono svolte presso i nostri studi, gli Sync City Studios.

C’è qualche aneddoto simpatico, qualche accadimento particolare o qualche battuta memorabile che ha caratterizzato e contraddistinto i momenti della creazione dei due ep da te prodotti?
Beh, la cosa che più ricordo è Chris con i suoi 'scusa'. Chris era un ragazzo genuinamente carino, educato ed inoffensivo e anche un perfezionista. Se sentiva di non aver cantato un verso particolarmente bene, continuava a ripetere 'Scusa Nikki', e così ci fermavamo. Dopo qualche ora dovevo fermare tutto e dirgli di smettere di scusarsi. Il nastro è letteralmente pieno di 'scusa Nikki'. Forse questo sarebbe dovuto essere il titolo dell'EP!

Siamo del parere che il materiale al quale hai lavorato non era enorme ma comunque cospicuo. Sappiamo per certo che alcune tracce sono state scartate e che Chris era costantemente mosso dalla voglia di registrare tutto con l’effetto del riverbero. Potremo un giorno ascoltare quei ‘vagiti’ che da moltissimi fans dei Coldplay sono visti come il Santo Graal?
Credo che sia già stato riportato da qualche parte, ma ecco la tracklist ufficiale delle nostre registrazioni:

Safety EP

1. High Speed
2. * Such A Rush
3. Ode To Deodorant
4. If All Else Fails
5. * Bigger Stronger
6. Panic
7. * No More Keeping My Feet On The Ground

C'è anche un'altra traccia, completamente sconosciuta credo, probabilmente è la prima volta che ne sentite parlare (in realtà il titolo della traccia in questione, come si potrà capire leggendo più avanti è abbastanza noto, ndr). Giusto alla fine della sessione quando ci stavamo rilassando, Chris mi ha chiesto di fare un'altra registrazione con lui solamente, la sua chitarra acustica e la sua voce, intitolata 'Vitamins'. Una registrazione molto intima e una grande canzone, mai ascoltata da nessuno credo. Non sono sicura nemmeno del fatto che la band ne abbia una copia. La seconda sessione fu orientata a solo due canzoni, 'Brothers And Sisters' e un'altra versione di 'Ode To Deodorant' con una parte di chitarra molto più 'pesante'. 'Brothers and Sisters' inizia con uno strumento indiano a denti metallici simile ad un carillon, ma suonato con le dita. Ho dimenticato come si chiama, ma ricordo che Chris non era molto divertito quando continuavo a chiamarlo 'banjo'. Le tre canzoni di 'Safety' furono incluse in pubblicazione successive, fino a 'Yellow' in cui c'è anche 'No More Keeping My Feet on The Ground'.

Ti chiediamo di rispondere sinceramente: ti aspettavi che, dopo aver lanciato la loro musica, i ‘magnifici 4’ sarebbero diventati dapprima acclamati, poi famosi ed ora fra i musicisti più apprezzati al mondo? Quanto di questo prestigio e carisma senti tuo?
Dunque, se doveste chiedere a chiunque girava negli studi in quel periodo, direbbero che non me ne stavo mai zitta. Continuavo a dire a tutti, 'attenzione a questa band, avranno molto successo'. Sapevo che sarebbero diventati la band che sono ora appena Chris iniziò a cantare e Jon a suonare. Quanto sia dovuto a me? Credo che sarebbe stato difficile per chiunque non riuscire a realizzare un buon disco con loro, erano tutti talmente bravi. Detto questo, il manager Phil Harvey mi telefonò durante le registrazioni dell'album 'Parachutes' con la EMI per dirmi che non avevano molto tempo a disposizione e che non sarebbero riusciti ad ottenere il sound voluto. Sembrava che noi fossimo stati in grado di catturare il sound della band che loro avevano in mente. Phil chiese se eravamo a disposti a finire l'album nei nostri studi. Direi che sono stati in grado di risolvere i loro problemi dato che alla fine completarono l'album senza spostarsi.

Hai qualche rimpianto associato a quel periodo?
Assolutamente nessuno. Siamo stati molto fortunati a produrre band come i Coldplay e i Keane e non avrei potuto chiedere niente di meglio. Eravamo uno dei primi studi interamente digitali dal 1996 e alle band piaceva molto. Erano tutte cose nuove, quei copia e incolla, lo 'spingere' quelle note strane di basso e l'arrangiare la batteria. E ho ancora tutti i miei mix personali di quelle canzoni da ascoltare!

Hai più rivisto la band in questi anni? Loro ti devono sicuramente vedere come una sorta di loro ‘mamma’…
Jonny tornò con una band con cui stava collaborando, i 'Betina Motive'. Registrammo due sessioni con loro. Suonammo con il mio partner Ron Niblett, che era il basso. Al di fuori di questo, le band hanno proseguito il loro percorso, verso cose più importanti e di maggior portata. La loro seconda mamma? Si, dovrei esserlo. Loro non scrivono mai, nè telefonano!

Parliamo un po’ di te ora. Non hai abbandonato il mondo della musica, anzi lo hai integrato a quello dell’arte, altra tua grande passione. Tirando le somme ora, a questo punto della tua esistenza, sei innamorata della tua vita di artista a 360 gradi?
Amo dipingere e tutto il processo creativo, qualunque esso sia. Verrà sempre prima la musica e anche se non ce ne occupiamo professionalmente (abbiamo venduto gli studi Sync City nel 2005 lasciando Londra) la nostra casa diventa come uno vero studio nei weekend e ci piace cimentarci in delle jam session con artisti locali e sto continuando a scrivere e registrare materiale acustico. Anche se dove viviamo ora, ci sono alcuni bravissimi musicisti e giovani talenti che mi piace promuovere come Gracie Neal (ecco che mi autopubblicizzo) www.myspace.com/gracieneal. Che è molto popolare tra i maschi italiani!

A proposito di italiani: il tuo cognome ci suona familiare. Qualche ascendenza del nostro Paese?
Non nel mio passato recente, ma sicuramente sì.

E’ trascorso da poco il tuo compleanno. Tanti auguri da Coldplayzone! Come lo hai festeggiato?
Grazie! Tornando a prima, alla promozione di talenti locali, siamo stati a vedere un gruppo teatrale nel loro spettacolo di cabaret e siamo rimasti anche dopo lo spettacolo per la festa, abbiamo bevuto molto vino. Non avevo mai visto nessuno sniffare della sambuca prima d'ora!

Infine, ti chiediamo di salutare tutti i fans italiani dei Coldplay e tutti gli utenti e gli amici di Coldplayzone. Qui in Italia molti rimpiangono i tempi (ormai) passati del gruppo, e sapere che tu ci hai riportato lì anche solo per qualche secondo ci riempie di gioia…
Grazie per esservi ricordati di questo passato così lontano! Per me ovviamente, quello era il sound dei Coldplay e spero che vi abbia dato gioia. Se lo manterrete vivo, forse verrà ricordato con molto affetto nel futuro.

Grazie Nikki!