Alcuni estratti del libro di Matt McGinn

Il diario degli eccessi del roadie dei Coldplay
Riderete, piangerete, sbadiglierete. Un roadie dei Coldplay rivela senza limiti tutti i particolari della vita in tour.

The Dirt, la storia del declino dei Mötley Crüe nella dipendenza da droghe ed alcool, potrebbe essere riassunta con storie di morte, orge con porno star e incidenti d’auto, mentre Hammer Of The Gods dei Led Zeppelin racconterebbe storie di sesso con minorenni, di assalti dietro le quinte e di chitarristi travestiti da nazis. Ma subito dopo, nella serie delle memorie di un tour rock, c'è il tecnico delle chitarre Matt McGinn con Roadie: My Life On The Road With Coldplay, con i suoi racconti di sandwich al formaggio, dell’incontro con Gwyneth, e del ‘mettersi da parte’ di Jay-Z. Salvato dal mucchio di libri di un negozio di beneficienza dalla rubrica New Review dell’Observer (vergogna, New Review!), qui trovate alcuni dei punti salienti...

Sulle orge del Rock
"I membri dello staff dei Coldplay, come la band stessa, non si limitano a bere gli Horlicks (bevande al latte e malto, n.d.r.) e ai giochi da tavolo dopo il concerto; a tutti noi piace farsi una pinta di birra dopo il lavoro, come a tutti."

Sui soprannomi inventati
"Tutte le chitarre di Jon [Buckland] hanno nomi che finiscono per "y" – Blacky, Sunny, Browny etc". Segue una lista di 3 pagine di diverse pedaliere per chitarra.

Sugli incontri con le star
" ... Una volta ho tenuto la porta aperta a Paul Weller alla BBC quando eravamo al Jools Holland's Later show con Kenickie."

Sul Live 8
"Non mi interesso di politica…francamente è meglio ascoltare altre persone, come per esempio Bob Geldof. Dite quello che volete, ma questo è un uomo che merita rispetto..."

Sugli Snow Patrol
"Non mi piacevano tanto fino a quando non sono arrivati e ci hanno davvero sorpreso con la loro simpatia e il loro comportamento generalmente rilassato e professionale."

Sul visitare l’America
"Chicago è una città fantastica. É proprio su un enorme lago tanto per iniziare."

Sugli errori disastrosi
Non contento di aver dato a Jonny una chitarra accordata male per la sua performance di Clocks, ho anche fatto cadere una goccia di colla su una delle sue parti vitali…Bel lavoro, roadie!"

Su Glastonbury 2002
"Ricordo bene alcune cose futili del dopo concerto, come un trionfante e fragrante panino con formaggio e cetrioli."

Sulla dura vita del Roadie
"In quest’altra acuta e divertente personale memoria intitolata Cider With Roadies, l’ex scrittore e giornalista televisivo di NME Stuart Maconie con il fantastico titolo del suo libro ci ha probabilmente danneggiato, non parlando quasi per niente dei roadie."

Sulla fama
"Immaginate la mia eccitazione – dopo che per anni ho adorato gli Ash da lontano – quando mi chiesero di prendere posto al soundcheck della chitarra per il loro leader."

Sui nomi dei batteristi
"Will Champion? Che grande nome."

Sul gossip
"Altre star potrebbero deludere molto, e quasi portarti ad odiare la loro musica solo per il loro atteggiamento stupido... ma non faremo nomi in questo caso."

Fonte: http://www.guardian.co.uk/culture/2010/apr/03/coldplay-my-life-on-the-road