[The Hollywood Reporter] I Coldplay presentano 'Ghost Stories' in un intimo concerto

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I Coldplay si sono esibiti su un grandioso palco ai Sony Pictures Studios di Culver City per tre intimi concerti per presentare in anteprima il loro prossimo album, Ghost Stories, il primo per la Parlophone/Atlantic, in uscita il 19 Maggio.

800 fortunati fan per ognuna delle tre performance di venerdì, sabato e domenica sera – tra persone selezionate online, soci del programma Citi Thank e “amici e famiglia” – hanno visto la band presentare il nuovo album in una cornice intima, in una foresta incantata, con raggi laser e schermi video a 360 gradi. I Coldplay avevano già presentato la maggior parte delle canzoni per l'iTunes Festival di Apple al recente SXSW.

L'infallibilmente educato Chris Martin ha salutato il pubblico – al quale è stato chiesto di lasciare i cellulari all'entrata - spiegando che lo show sarebbe stato registrato per un DVD e uno speciale per l'NBC, prima che la band, in mezzo al pubblico, iniziasse lo show con “Paradise” e “Clocks,” tornando poi sul palco per eseguire l'intero album seguendo l'ordine delle tracce.

Martin è stato 'imbragato' per volteggiare sopra il pubblico – immaginate un incontro tra Pink e il Cirque de Soleil -- per “Always in My Head,” scherzosamente declamando che la band ha bisogno di “fumo e specchi” per gareggiare con i likes ai perfetti capelli degli One Directions e di Harry Styles. Dopo essersi lamentato del fatto che l'imbragatura avesse “sfregato il suo intimo in posti poco desiderati,” è tornato ad eseguire il pezzo senza imbragatura.

Il primo singolo dell'album, “Magic,” ha ricevuto una calda accoglienza, mentre “Ink” sembrava parlare del farsi un tatuaggio, con Martin che strimpellava una chitarra acustica. “Midnight” è stata uno dei momenti più intensi, con Martin e il bassista Guy Berryman che producevano musica suonando i raggi laser come se fossero un'arpa. “Another’s Arms” e “Oceans” sono entrambe canzoni di atmosfera, con motivi 'di acqua', che portano a quasi fermare il concerto con “A Sky Full of Stars,” un grandioso inno per la chitarra di Jonny Buckland verso l'impeto di “Clocks” che è stata accompagnata da una nevicata di coriandoli a forma di stella. Martin è tornato in assolo al piano per “O,” mente il batterista Will Champion accompagnava con gentili riff di chitarra. Dopo una breve pausa, sono tornati sul palco per le esaltanti “Viva la Vida” e “Fix You,” che hanno concluso il concerto (durato un'ora).

Non avendo ancora annunciato il prossimo tour, questa potrebbe essere davvero l'ultima volta in cui i fan hanno avuto occasione di vedere la band dal vivo per qualche tempo, e se così fosse, è stato un concerto che sarà ricordato per molto tempo, mentre Martin, con la sua abituale modestia, ha ringraziato per "aver trascorso il sabato sera" con loro.

Informazioni aggiuntive

  • Fonte: http://www.hollywoodreporter.com/
  • Autore: Roy Trakin
  • Traduzione: Elena