[Reportage] Mylo Xylotour: Coldplay @ Varsavia

Un nostro affezionato lettore, Jacopo Massa (che scopriamo essere leader dei Litesound), è stato tra il pubblico del concerto di Varsavia lo scorso 19 Settembre 2012. E ha voluto condividere con noi le sue emozioni di quella serata. Per questo lo ringraziamo del contributo. Ecco il testo che ci ha mandato.

Sì è appena concluso il tour europeo e la penultima data è stata anche il primo vero concerto in Polonia dei Coldplay, nella grandiosa cornice dello Stadion Narodowy teatro degli europei di calcio dove quest’estate l'Italia ci ha fatti sognare contro la Germania. Solamente un concerto dei Coldplay poteva tornare a regalare quel tipo di impareggiabili emozioni. E io mi trovavo proprio lì.

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Avevo un biglietto prato gold per Torino che ho dovuto vendere non appena ho ricevuto l’incredibile notizia che la stessa sera del 24 maggio mi sarei trovato con il mio gruppo sul palco della Chrystal Hall di Baku in Azerbaijan, all'Eurovision song contest, rappresentando la Bielorussia (e per l'Italia c'era la bravissima Nina Zilli). Prima di partire, tra stupore e incredulità ricevetti per posta un nuovo biglietto prato gold da una mia fan polacca. Così a distanza di qualche mese ho potuto finalmente assistere anche al Mylo Xylotour.


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Arrivo il giorno prima e decido di camminare per la città finche non raggiungo lo stadio.

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Il colpo d'occhio è davvero suggestivo. Sembra una torta gigantesca di panna e fragole e intorno ci sono già i Tir con la saetta, quelli che trasportano il palco del tour. Pochi secondi dopo vedo passare un gruppo di fan con i quali decido di trascorrere un paio d'ore. Sono la community polacca Coldplace.eu .

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L’atmosfera nel magico silenzio della vigilia.

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Così ci diamo appuntamento al golden circle per il giorno successivo che però inizia nel peggiore dei modi con una pioggia fastidiosa e un vento freddo.

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Lo stadio intanto si riempie lentamente.

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Non ho la bandiera ma si capisce comunque.

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Pochi istanti prima che inizi CHARLI XCX smette improvvisamente di piovere.

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Look improbabile e sound abbastanza monotono. Sono in pochi ad applaudirla. Dopo di lei arriva Marina and the Diamonds, sembra una Katy Perry inglese, più raffinata. Verso la fine della sua apparizione ci incita a gridare al suo tre per farci sentire dai Coldplay che stanno per uscire dal loro camerino. Il gioco funziona molto bene.

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10 minuti più tardi parte 99 problems di Jay-Z e capisco che il concerto inizierà subito dopo con l’overture di Ritorno al Futuro. Infatti è proprio così ed ecco Chris & Co. apparire sul palco e prepararsi per dare il via al concerto sulle note della toccante intro Mylo Xyloto.

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L’accoglienza dei 40.000 è semplicemente strepitosa ed è tutto un tripudio di stimoli visivi con gli strabilianti Xylobands i famosi braccialetti radiocomandati che possiede ognuno di noi e che si illuminano all’improvviso creando giochi di luce sincronizzati con la musica. E’ spettacolare voltarsi e vedere tutto lo stadio brillare nel buio mentre decine di laser creano altri effetti e ai lati del palco partono raffiche di fuochi artificiali verso il cielo.

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L’allegra Hurts Like Heaven scorre fluida ed è già la volta di In My Place il primo dei grandi classici che ci sommerge di piacevoli note e di cascate di carta colorata con i simboli delle canzoni dell'ultimo album. Questi scatti sono splendidi.

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Improvvisamente veniamo catapultati nel pezzo più “malvagio” della scaletta, ovvero Major Minus che procede incalzante come un nemico oscuro fatto di atmosfere cupe e rimbombanti.

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Ma subito dopo torniamo ad essere ricoperti di coriandoli e questa volta anche di palloni gonfiabili sbombolettati e di tutte le dimensioni. Ci si sente bambini in un parco giochi onirico mentre risuona la fantastica e melanconica Lovers in Japan. Alla fine di quest'ultima Chris al piano suona un outro che sembra essere il frammento di qualcosa di nuovo. Ricorda un po' Postcards per intenderci.

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Ci risvegliamo dolcemente con una serie di evergreen. La prima è la ballata lenta e romantica The Scientist seguita poi dal classico per eccellenza Yellow nella sua nuova veste mezza acustica e mezza rock velocizzata. I fan polacchi hanno deciso di gonfiare dei palloncini gialli e a Chris viene da ridere mentre canta contagiando anche i suoi compagni. Alla fine continua a ringraziare.

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Seguono due tra i singoli più accattivanti e cool della band pur non essendo tra quelli più conosciuti dal grande pubblico. Si tratta di Violet Hill e God Put a Smile Upon Your Face che in questa versione 2.0 rivisitata con crescendo esponenziale, riff più potenti, assolo alla Muse prima maniera con lancio della chitarra finale è diventato al 100% il loro pezzo rock&roll.

Cambio di palco, si passa al B-Stage in mezzo allo stadio e parte il famoso duetto virtuale con Rihanna. E’ il momento più finto del concerto se così si può dire e anche gli strumenti sono praticamente tutti registrati. Comunque il groove fa muovere un po’ tutti e le immagini del video sugli schermi vivacizzano la canzone.

Come per magia dal palco esce un piano e l’atmosfera si fa intima e intensa con Up in Flames. Sopra di esso c’è un libro realizzato dai Coldplayers polacchi di coldplace.eu contenente immagini, disegni, pensieri e anche un video che è parte del regalo preparato per i Coldplay e consegnato tramite la EMI prima del concerto. Chris lo prende in mano e lo chiude sull’ultima nota. Il pubblico polacco impazzisce di gioia.

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Volevano ringraziarli per essere così speciali e fargli sapere quanto significasse per tutti loro un concerto lì dopo aver aspettato per così tanto tempo. Nel video contenuto è stata infatti scelta In my place come colonna sonora proprio per il riferimento alle parole: "how long must you wait for it?".

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Si continua con Warning Sign, la canzone meno conosciuta della scaletta ma proprio per questa ragione accresce maggiormente l’atmosfera di intimità che si era venuta a creare in precedenza. …

A Hopeful Transmission fa da ponte strumentale fra i due palchi per ricominciare con la potente e veloce Don’t Let It Break Your Heart. E’ il preludio del clou di tutto il live.

Il coro di Viva la Vida inizia già prima della canzone e tutti aspettano soltanto di esplodere nel finale che è il momento di totale liberazione. Sembra il conto alla rovescia di una vittoria che sta per arrivare con certezza ed infatti il risultato è davvero assordante e ai limiti dell’immaginzione. Chris coricato sulla passerella stravolto dai salti e dal frastuono gioca con il pubblico tramite gli schermi facendo finta di alzarsi per poi ricrollare agonizzante a terra facendoci continuare a cantare all'unisono.

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Ma il momento più entusiasmante arriva addirittura subito dopo con l’adrenalinica Charlie Brown dove il pubblico si scatena completamente saltando divertito. I braccialetti si riaccendono esaltando l'atmosfera di festa generale. Questa sì che è euforia allo stato puro!

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Ma non finisce qui perché tocca alla maestosa Paradise riempire tutto lo stadio con la sua melodia inebriante, ennesimo successo radiofonico della band. Eccomi a fine concerto con i fortissimi elefanti del video.

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Encore / Bis #1

Il gruppo appare improvvisamente illuminato da un occhio di bue sul C-Stage che sarebbe una pedana tra la folla in fondo allo stadio. Questo è il momento del set acustico. Uno per uno sale acclamato componendo gradualmente l’essenziale Us Against The World per poi continuare con l’inedito arrangiamento di Speed Of Sound con Will al piano e alla voce che fa rifiatare Chris prima di ritornare tutti insieme di corsa sul palco principale.

Encore / Bis #2

Se qualcuno pensava che non restasse più nulla da ascoltare e da vedere si sbagliava alla grande perchè parte lo stratosferico riff di piano della hit Clocks e i laser si infrangono ovunque. Per non parlare poi della pelle d’oca e della commozione generati dalla splendida Fix You (la mia canzone preferita) a sigillare una serata assolutamente indimenticabile. Non c’è più niente da aggiungere se non incorniciare il concerto nel migliore dei modi con una raffica di fuochi pirotecnici sulla positivissima Every Teardrop is a Waterfall veicolo di tanta energia che a distanza di poche ore si è già tramutata in nostalgia. Thanks a lot and see you soon again…

Jacopo Massa (www.facebook.com/jacopo.massa)

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P.S. I miei souvenir