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Roadie #42 - Blog #99

#42 e il soundcheck di una nuova canzone...

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Si ha la netta impressione che il pubblico di Stoccolma sarà uno schianto quando finisce il soundcheck e da oltre i muri dello stadio si possono sentire migliaia di persone arrivate là presto che cantano gli "woah-oh-woah-oh-oh...." del coro di Viva.

Infatti, c'è talmente tanta gente fuori che si sparge la voce che apriranno i cancelli in anticipo. In pochi minuti il prato si riempie ben oltre la torre dove si trova il mix. E' il primo vero stadio e non avremmo davvero potuto chiedere un inizio migliore.

Ebbene si, oggi c'è un soundcheck. Ci sono alcuni elementi visuali del concerto da mettere apposto, e ciò significa che l'irrefrenabilmente allegro Ben Mile, che si occupa di tutta la parte video, sta andando su e giù in continuazione. Musicalmente parlando, la band sta togliendo la polvere ad alcune vecchie canzoni e stanno provandone anche una nuova.

Non so mai quando stiano provando qualcosa di nuovo o se invece stiano suonando qualcosa su cui hanno lavorato a lungo in studio, o se invece la stiano suonando per la prima volta e sono così in sintonia tra di loro che sembra un lavoro completo da subito.

La nuova canzone di oggi è bella da far male - a tutto campo e in slow-motion. I ragazzi si intrecciano, dandosi istintivamente spazio a vicenda e prendendo il comando quando la musica chiede un loro contributo, Sentire le cose nella loro forma più grezza è davvero una fortuna.

E' davvero una giornata divertente per me. All'inizio ho pensato che arrivare presto per il soundcheck avrebbe significato stare di più nella venue e avere quindi l'opportunità di mettere a posto un bel po' di cose. Inevitabilmente, si accendono mille piccoli fuochi che hanno bisogno di attenzione immediata. In pochissimo tempo si avvicina l'ora di inizio del concerto e la priorità di far si che il concerto ci sia diventa un modo chiaro e gentile per ripiegare la lista delle cose da fare e tenerla per dopo.

La band sta iniziando a sentirsi davvero a suo agio nello spazio più grande - e il pubblico è superbo. Arlene (della squadra del management dei Coldplay) mi dice che questo è stato uno dei gli stadi che ci ha messo di meno per esaurire i biglietti e si vede. Accendono un fuoco nella band sin dall'inizio, che si infiamma in continuazione per tutta la sera.

Il rumore mentre il pubblico canta la parte finale di Yellow è così intenso che Chris si siede sul bordo del palco e si piega all'indietro godendosi la scena. Il pubblico che intrattiene l'artista, è difficile sapere chi si sta divertendo di più.

Alla fine di Strawberry Swing c'è una piccola aggiunta di parole da Amsterdam. Scopro più tardi che c'erano delle persone nel pubblico con un cartello che chiedeva di poterla ascoltare. Non contenti del fatto che, quando era stata richiesta in concerti precedenti Chris aveva affermato che si era dimenticato le parole, a quanto pare avevano anche fatto dei cartelli con il testo. Alla faccia del gobbo...

Lo stadio di Hannover è grande ed impressionante. Anche oggi c'è un soundcheck, quindi arriviamo presto e i ragazzi continuano con il lavoro su qualche vecchia canzone e qualcosa di nuovo.

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Il nuovo motivo odierno, ne sono sicurissimo, è arrivato piuttosto spontaneamente. Il tecnico del suono Dan Green ha chiesto la prima canzone della setlist, che solitamente è il segnale per mettere fine al soundcheck. Will sta ancora suonano la fine della canzone da X&Y su cui i ragazzi stavano lavorando, ma all'improvviso cambia il battito e la fa diventare un funky strano ma trascinante.

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Il resto dei ragazzi si aggiunge e l'idea si evolve di fronte alle nostre orecchie. Chris si assicura che sia stato registrato il tutto per consultazione futura e l'intro a Life In Technicolor inizia.

Il pomeriggio passa nella normale visione confusa per me prima che arrivi l'ora del concerto. Il pubblico è rumoroso e l'acustica dello stadio aumenta il suono in maniera assurda. Dan Green mi informa nel pullmino che è uno stadio con un'acustica bellissima e si è divertito molto.

Dovreste tenere a mente che Dan ha mixato centinaia e centinaia di concerti dei Coldplay dai giorni dei club a Camden e per quasi ognuno di questi concerti la sua risposta era semplicemente "si, è andato bene". Quindi è molto probabile che questo commento significhi che è stato qualcosa di un po' speciale. Certamente, parlando della band che suona, della risposta del pubblico e del modo in cui tutta la produzione sta prendendo forma, è probabilmente il migliore dei concerti negli stadi finora.

Siamo ancora ai primi passi di concerti tanto grandi, ovviamente, quindi non sono mancati momenti pesanti - ma caspita quanto sono cresciuti!

R#42