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Roadie #42 - Blog #198

#ColdplayVienna

Così, in seguito alla discussione del precedente blog sul nuovo mezzo di trasporto di Chris per raggiungere lo stadio, il soundcheck inizia oggi con la band in arrivo ciascuno di loro sul proprio scooter.

I quattro si dirigono su per la rampa alla B-Stage. Con l'ottimismo tipico che contraddistingue il tour, discutono di quanto tempo dovrà passare prima che qualcuno abbia la gamba di gesso e finirà per fare lo show seduto su di un trono come Dave Grohl.

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Inizia il soundcheck. Partono da uno dei miei pezzi preferiti del mio primo tour nel 2002 e continuano suonando qualcosa dai primi tempi - di quando suonavano nei pub di Camden e il pubblico era composto solo da loro amici.

In modo imprevedibile, nessuno può sapere esattamente come va, ma ognuno di loro sembra sempre ricordare diversi accordi, sufficienti a far sì che tra di loro possono comporre l’intera melodia.

Che lo facciano per dare spettacolo o se semplicemente questo li diverta ancora non è chiaro. È una di quelle scene idilliache che si verificano negli stadi di alto livello, come potrete immaginare. C’è appena una nuova in cielo e tutta la macchina dell’organizzazione sta “ticchettando” piacevolmente.
Forse il giovane componente della band “Coldplay” sarebbe stato sconvolto da una tale grandezza. D’altra parte le stravaganze di questo tour negli stadi difficilmente avrebbero incontrato il gusto indie e la mentalità che avevano all’epoca. Va detto però che, in silenzio, si sono sempre chiesti “Cosa succederà se tutto va come deve andare?”.
Su base regolare, le idee della band trovano un riscontro pragmatico dallo staff con risposte tipo “Sì, ma questo potrebbe andare storto - e questo potrebbe accadere - e potrebbe non funzionare bene". La risposta costante e coerente dei ragazzi tende ad essere: "Sì, ma cosa succede se poi è fantastico? - dobbiamo almeno provarlo. "

Sono abbastanza sicuro che questo spirito ha attraversato tutta la storia della band, a partire dal germe dell'idea della genesi: "Voglio andare a Londra e avviare una band".

È facile dimenticare che le idee semplici possono scivolare attraverso la rete di complicazioni della vita e diventare cose selvaggiamente meravigliose. Guardandoli a suonare la canzone che hanno scritto nei loro primi giorni in questo ambiente, questo punto acquisisce una forza particolare.

A volte sono le cose più strane che ti ricordano che sei nel bel mezzo di qualcosa di fantastico.

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