Roadie #42 - Blog #184

#42 ci fa un reseconto del soundcheck in Paradiso (conosciuto anche come Auckland)

Siamo in tour da più di un anno e in ogni Paese e città che abbiamo visitato Chris ha cantato "This could be Paradise". La Nuoza Zelanda, però, ha il mio voto per essere quella che si avvicina di più alla realtà. Ovviamente siamo arrivati a metà primavera, evitando un inverno umido e freddo e casa. Ma comunque sia è rigogliosa, è verde ed è davvero meravigliosa.

Sono qui da un po' ormai, visitando qualche amico nell'isola sud. La band, invece, ha scelto un approccio un po' più dubbioso, facendo seguire il volo spappola cervello di 28 ore (e 12 ore di differenza di fuso orario) dal soundcheck allo stadio la sera precedente il primo concerto.

Il consenso generale fra i membri della crew è che potrebbero succedere solo due cose. O saranno completamente distrutti e arriveranno, guarderanno un po' in giro e poi se ne andranno direttamente a letto - oppure saranno stanchi e un po' irritabili. Quello che succede, invece, è molto meglio. L'aria del soundcheck è ridanciana e stupida. Si trovano senza dubbio in quello stadio di apnea da jetlag in cui è impossibile prendere niente sul serio.

God Put A Smile ha un finale metal tipico delle band da pub - completa di assurde note alla chitarra ad opera di Mr Buckland. Le prove al C-stage si dissolvono in frasi storpiate e risatine mentre Phil Harvey ed Anthony Martin (il papà di CM) tirano fuori le mazze da cricket e spazzano via le ragnatele del jetlag.

Mentre le prove al C-stage finiscono, Chris tira fuori un motivo che già girava mentre stavano mettendo i tocchi finali a Mylo. E' divertente sentirlo di nuovo - qualcosa che non è mai uscita dai muri della Beehive stava eccheggiando nell'aria aperta dall'altra parte del pianeta. A me sembra ancora molto bello. Si parla di prenotare degli studi durante i giorni di pausa - chissà cosa succederà...

Presto lo sport si impossessa di tutti e il soundcheck viene abbandonato. Will e Jonny vanno a parlare di calcio con il direttore del reparto luci, Graham Feast, e poi inizia una partita a cricket tra band e crew in cui tutti possono giocare.

Come inizio di parte del tour, non riesco a ricordarmene uno più piacevole. Può anche non essere davvero il Paradiso, ma secondo me, se mai andremo in quello vero, non sarà poi così diverso.

R42