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Roadie #42 - Blog #127

#42 e la prima settimana di nuovo in studio

E' davvero già passata una settimana dall'inizio di Febbraio? Sembra che il quinto album non stia lì ad aspettarti...

L'improvvisa ondata di attività "fuori dallo studio" causata dalla pubblicazione di Christmas Lights, è sprofondata in un silenzio sovrannaturale per gran parte di Gennaio. Nel calendario dello studio, Gennaio era stato segnato come mese di vacanza. Non sarà sorprendente per nessuno sapere che Chris ci è tornato meno di una settimana dopo l'inizio dell'anno. Anche Jonny è venuto per sperimentare un po' alla chitarra, rendendo la Bakery un meraviglioso caos grazie a cavi sparsi ovunque e collegati a qualsiasi cosa.

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Nonostante adesso ci siano due edifici a disposizione, sia la Bakery sia la Beehive stavano scoppiando di attività fino a Natale. In qualsiasi stanza c'era qualcuno che scriveva o registrava - bisognava persino programmare molto attentamente l'uso del bollitore, perchè c'era un portatile e degli altorparlanti in cucina e Jonny era là a lavorare sull'inizio epico di MTM. Quindi, se paragonate a questo, le prime settimane dell'anno sembrava di essere in una città fantasma.

Ma l'improvviso arrivo di tutta la band era imminente e l'atmosfera ha iniziato a trasformarsi in quella di una città che si prepara all'arrivo di un temporale. Gente correva di qua e di là preparandosi per il peggio con cavi per il microfono in più. Chi accordava la batteria, chi provava le cuffie e i microfoni ripetendo "one-two". Oltre all'arrivo della band dovete aggiungere anche il fatto che ci sarebbe stato Brian per una settimana e ci si aspettava che potesse succedere di tutto e di più.

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Quando la band lavora con Brian è una cosa strana a cui assistere. Basta la sua presenza a influire sul modo in cui suonano. E influisce ancora di più sul modo in cui la band ascolta. Innanzitutto il volume si abbassa, cosa che pensate possa togliere tutto l'entusiasmo in quello che fanno. In realtà ha l'effetto opposto. All'improvviso qualsiasi minimo suono o sfumatura nel ritmo delle note diventa udibile e appaiono mille possibilità. E' come se incoraggiasse le antenne di tutti ad ampliare e rafforzare il proprio raggio d'azione.

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Brian tesse inoltre una sottile linea tra essere praticamente allergico quando si oppone alle cose ovvie ("Bene, è in tre quarti, quindi la cosa più naturale è cercare di enfatizzare su questo e quel suono - dovremmo suonare dall'inizio alla fine senza dover arrivare a quel punto") e, dall'altro lato, sostenere la semplicità ("E' assolutamente meravigliosa così com'è e non dovremmo aver paura di avere una canzone meravigliosa"). Credo che tutto dipenda dall'esplorazione.

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Chris propone di suonare la bellissima melodia menzionata prima come se fossero una band metal. Il primo tentativo è prevedibilmente (e intenzionalmente) comico. Ma continuano, suonando una sezione in continuazione, variando dalla super tranquillità alla aggressiva pomposità. Si muovono nelle transizioni da tranquillo ad aggressivo come una cosa sola, come se qualcuno da qualche parte premesse uniformemente il loro piede su un grande pedale dell'acceleratore.

Spesso, quando si parla del lavoro in studio, le persone dicono "Dio, non lo sopportavo, ascoltare le persone che suonavano in continuazione lo stesso pezzo di canzone per tutto il giorno". In realtà, quando ci sei in mezzo e al corrente delle conversazioni del "Perchè non proviamo..?", non è più così. Il modo migliore per descriverlo è di paragonarlo a una di quelle sequenze di montaggio dei film anni '80 in cui il personaggio principale viene portato a fare shopping. Nel montaggio, vedete la star uscire volta dopo volta dal camerino di prova con vestiti completamente diversi, facendo facce e mettendosi in posa. Qui ovviamente la canzone è la star e i diversi vestiti sono l'arrangiamento, il suono, gli strumenti. La canzone comparirà alla fine con un vestito perfetto da togliere il fiato che la definirà per sempre.

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Un pomeriggio si unisce a loro anche Mr Tim Wheeler degli Ash. Si infila una chitarra e si inserisce subito nella canzone del giorno. Le sue antenne colgono subito un segnale. Strimpella qualcosa super concentrato, cercando melodie, suonando file di note. Chris inizia a chiamarlo al microfono "Cos'era quello?". Canta un pezzettino di qualcosa che Tim ha suonato - che sembra qualcosa suonato solo per riscaldarsi le dita. E' solo un piccolo gruppo di note che per un po' non si sa bene dove dovrebbero stare nella sequenza, finchè trovano un posto loro e brillano come se fossero sempre state lì, aspettando di essere scoperte.

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Tutte queste gemme, ovviamente, non arrivano se non hanno prima provato un sacco di vestiti non adatti che stanno loro veramente male. In un carino scambio di ruoli, Brian diventa l'artista e Chris il produttore. Dopo aver passato un considerevole periodo a sperimentare con i ritmi sulla sua chitarra acustica, Brian ha evitato con successo l'ovvio, senza però arrivare a niente che possa sostituirlo. Chris se ne sta seduto ad ascoltare e lascia a Brian il tempo necessario per provare alcune idee prima di esprimersi infine con, "Non sono sicuro che si arrivi da qualche parte - perchè non provi quel caotico richiamo per uccelli che avevi? Potrebbe starci perfettamente....". Brian in realtà sembra divertirsi che l'artista che dovrebbe produrre gli dia indicazioni. E comunque, il caotico richiamo per uccelli è stato davvero perfetto.

Alla fine della settimana, le antenne hanno allargato e rafforzato completamente il raggio d'azione. Guy strimpella uno strumento acustico chiamato "inspiration". E' per metà un banjo e per metà un mandolino. Ma lo sta suonando in modo abbastanza particolare, attraverso l'impianto audio e i pedali del suo basso. Il suono emesso risuona completamente nella stanza. E' quasi sinfonico, nonostante sia quasi completamente suonato abusando di strumenti rock regolari. E' arrivato dal nulla, tuttavia diventerà senza dubbio una delle parti più importanti della canzone in oggetto da questo punto in poi.

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Markus, nel frattempo, è come un personal trainer. Ogni giorno dà la velocità giusta alle canzoni - da loro la condizione fisica migliore. Le fa sudare e spesso deve fare la parte del cattivo - ma alla fine non hanno un filo di grasso e abbastanza forza da affrontare il mondo. A questi modelli vengono poi mostrati due o tre trucchetti per affrontare il mondo con il senso dello stile tipico di Eno. La band ovviamente è presente in ogni gene delle canzoni. Hanno dato loro la vita, le hanno nutrite e incoraggiate - rappresentano la loro carne e il loro sangue. Danno ascolto ai collaboratori perchè le aiutino a diventare le migliori.

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Brian saluta e se ne va il venerdì sera, lasciando una serie di canzoni molto ben vestite e che sembrano molto più eleganti di quando era arrivato. Appena esce dalla stanza, inizia una assurdissima jam session per concludere la settimana. Esattamente quel tipo di jam session che ogni singola band del mondo ha quando vuole solo divertirsi un po'. Ci sono riff ridicoli di jazz o heavy metal suonati in stile funky e facce sorridenti ovunque. E' una grande liberazione - come se nei giorni intensi passati avessero tutti dimenticato di espirare.

Ecco dunque la prima settimana ufficiale di ritorno in studio nel nuovo anno. Giudicando quello che sono riusciti a fare, il 2011 si prospetta proprio bene...

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