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Roadie #42 - Blog #123

#42 cerca sorrisi di qua e di là

Credo sia inevitabile che dopo un paio di mesi lontani dal processo di registrazione, per le prime due settimane di ritorno a lavoro sarebbero sembrato come essere buttati dentro un tunnel del vento. Quando i ragazzi iniziano a fare qualcosa che piace loro, le cose cominciano a muoversi velocemente.

E poi accelerano.

Come descritto dettagliatamente in precedenza, "il piano" è stato agitato nuovamente come una lattina di una bibita frizzante. Una volta che hanno deciso di sollevare la linguetta per aprirla, meglio se vi preparate allo scatto...

Il piano attuale è diventato una cosa molto specifica, che ne esclude qualsiasi altro. Brian ha spesso affermato che le limitazioni sono molto utili nel processo creativo e in questo caso è come una fortissima scossa. La scorsa settimana è stato come guardare uno di quei film che mostrano come cresce un albero. Ovviamente in questo caso non si tratta di un albero ma di una canzone. E una sola nello specifico.

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L'obettivo estremo e la velocità con cui le cose iniziano a prendere una forma hanno come risultato una evidente leggerezza all'interno dello studio. Nonostante qui in giro non ci sia niente di più forte di un buon caffè espresso, siete perdonati se state pensando che il tutto sia dovuto a qualcosa di origine chimica.

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L'eccitazione aumenta la gioiosità al punto che tutti sono assolutamente in forma. Tra una take a l'altra si scambiano battute - e le take risultano chiaramente ottime così...

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Davide Rossi si unisce a noi per un po' di tempo. E' il ragazzo immensamente talentuoso che si è occupato di tutte le parti di violino di Viva. E' in egual misura un virtuoso e un cabarettista. In poco tempo lui e Andy Rugg si ritrovano alla Bakery a buttare giù le sue parti al violino.

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Al piano di sopra, Jon Hopkins è seduto con Dan Green tramando al computer la magia che gonfierà e brillerà nelle canzoni. Dalla base delle scale si riesce a sentire una chitarra acustica e Chris che canta a voce altissima provenire da oltre la porta dell'ufficio di Phil.

La linguetta è stata chiaramente aperta - e la melodia sta esplodendo dappertutto. Che bellissima confusione a cui assistere. Momenti come questi si sprigionano dal nulla e si riesce a progredire molto velocemente in poco tempo. Ovviamente l'obiettivo diventa quello di continuare su questa velocità, e ciò significa che la povera vecchia trackball di Pro-Tools si sta lentamente sciogliendo sotto le dita del co-produttore Rik Simpson.

Me ne sono scappato nel mio ufficio al piano di sopra. Mi è stato affidato il compito di fare un backup. Per ogni disco fisso usato nel processo di registrazione viene fatto un backup giornaliero. Ma vengono usati anche altri mezzi. Chris è tornato ad usare carta e penna ultimamente ed ha iniziato a riempire di testi, scarabocchi e pensieri random un blocco per gli appunti.

Ovviamente perdere il blocco sarebbe un disastro, quindi mi sono messo a scannerizzare ogni pagina, ogni pezzettino di carta e ogni aggiunta scritta sullo scotch. "Il prossimo album" esiste in molti formati all'interno dei muri della Beehive. Da molti punti di vista rappresenta molto meglio quello che sta venendo fuori rispetto al mucchio di cavi di driver ammassati sull'impianto Pro Tools.

E così, signore e signori, eccovi il prossimo album dei Coldplay:

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