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Roadie #42 - Blog #147

#42 è osservato nella sua stanza d'hotel e vede la Regina Elisabetta che poga...

Abbiamo finito il più estenuante sprint di sei giorni degli ultimi tempi - e, è facile immaginarselo, non riesco a dormire.

Gli ultimi due giorni di questa tornata di caos promozionale ci portano innanzitutto sopra il deserto per atterrare a Las Vegas. Il posto in cui suoneranno è una arena gigante, sopra la quale sorge un complesso con hotel e casinò ancora più grandi. Nei piani superiori abbiamo delle stanza da usare durante la giornata per poterci riposare fino a quando verremo chiamati. E' un regalo dal cielo considerato quanto siamo distrutti. Pare che per questo evento siano stati creati dei prodotti promozionali che includono anche un cartello di "Non disturbare".

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Se qualcuno riesce ad immaginarsi qualcosa di altrettanto inquietante come chiudere la porta della propria stanza d'hotel pensando di fare un pisolino per un'ora e ritrovarsi poi i propri datori di lavoro che ti osservano da dietro la porta, mi piacerebbe proprio sapere qual è...

Il concerto a Vegas è un grande festival organizzato da una radio che usa un palco rotante. E' un'arena completa con un palco enorme e megaschermi e i Coldplay condividono il programma con Jay-Z, Alicia Keys, Jane's Addiction, The Black Eyed Peas e molti altri.

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Dato che tutte queste band arrivano con il proprio seguito di attrezzature da tour, questi eventi danno sempre la sensazione (da parte della crew), di prendere un aereo in classe economica strapieno di gente durante un periodo di festa. Siamo schiacciati l'uno contro l'altro assieme a tutte le altre persone che stanno cercando di fare il proprio lavoro in circostanze difficili.

Ogni ospite ha un set molto corto di circa 30 minuti. Per la prima volta da quando mi ricordo, la setlist inizia con Viva oggi. Non è il pubblico dei Coldplay. E' un pubblico di Vegas e siamo in mezzo ad un programma con i pesi massimi del pop e dell'hip-hop. Oggi si deve solo impressionarli e poi andarsene.

Tutti rimangono a guardare Jay. La sua band sta andando benissimo e lui è un maestro in quello che fa. E' sempre un piacere vederlo.

Tutta la crew viaggia con l'aereo della band stanotte, così aspettiamo che tutto sia stato messo a posto prima di decollare, poco dopo l'una. Dato che abbiamo lasciato l'hotel alle 7 di stamattina, siamo in giro da quasi un giorno intero. Quando arriviamo ad Atlanta, l'orologio segna le 8 del mattino. L'intero gruppo sembra più sgualcito e disordinato di una montagna di bucato bagnato.

Tutti barcollano sulla pista con occhi bovini. Sembra una scena tagliata da "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Ma i pazienti in quel particolare manicomio non dovevano andare a preparare un festival in quattro ore. Questi ragazzi sono estremamentei dedicati al loro lavoro.

Il pubblico di Atlanta, al contrario della notte scorsa, è chiaramente davvero entusiasta dall'inizio e non è "troppo cool" per divertirsi. Il coro di Viva inizia ben più di un'ora prima che la band salga sul palco. Quando parte l'intro, gli applausi sono assolutamente fragorosi. Che modo fantastico per finire una tornata così estenuante.

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E' sicuramente un momento molto importante degli ultimi concerti. I Coldplay e Atlanta hanno una storia molto lunga. Hanno suonato qui durante il tour per Parachutes e hanno fatto uno dei loro primi grandi concerti americani. Durante il tour di Rush of Blood, Elton John li ha raggiunti per un concerto qui e ha suonato Trouble ricevendo l'applauso più assordante che abbia mai sentito. Qualche anno dopo, Michael Stipe si è palesato per duettare in una meravigliosa versione di Night Swimming.

E stasera, beh Micahel non sarà stato qui in persona, ma i REM sono sicuramente nei pensieri di tutti. Us Against The World si prende una pausa dal set acustico stasera e al suo posto c'è una bellissima versione di Everybody Hurts.

La chitarra che Chris suona durante God Put A Smile è stata oggetto di molte discussioni di recente. E' una delle sue telecaster dal suono più bello che Dan Green ama registrare. Durante la canzone la chitarra è stata lanciata in aria molto spesso durante questo tour - ed gni volta è atterrata in maniera piuttosto drammatica sul palco. E' solo una questione di tempo, dice Dan, prima che succeda qualcosa di irreparabile a una delle migliori chitarre di Chris. Stasera si rifiuta di cooperare dopo le prime note della canzone. Come risultato, Chris la solleva sopra la testa e la lancia in aria forse per l'ultima volta in questo tour. Chris inizia poi il verso successivo senza chitarra e sorride goffo e mima di suonarla come se stessa pulendo le finestre. E' chiaro che l'esaurimento e il delirio sono universali.

L'altro mio ricordo del concerto è stato vedere qualcuno in prima fila (presumibilmente un inglese) che teneva un grande cartello con la bandiera del Regno Unito da un lato e la Regina Elisabetta dall'altro. Ad intervalli regolari, mentre guardo verso il pubblico, vedo quella che sembra essere la Regina Elisabetta mentre poga seguendo il ritmo delle nuove canzoni. E' davvero il momento di prendersi qualche giorno di ferie...

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