[XL] Coldplay - Siamo tornati con la migliore suoneria di tutti i tempi

Tratto da: XL di Repubblica
Data: giugno 2008
Autore: Giulio Brusati
Pagine: 71, 72, 73, 214

Il loro è l'album più atteso dell'anno. Ed è top secret. Ma noi conosciamo tutti i suoi segreti. Ce li ha svelati Chris Martin...
Il 13 giugno esce 'Viva La Vida Or Death And All His Friends'. Cosa dobbiamo aspettarci? Ce lo raccontano in anteprima Chris Martin e soci... canzone per canzone.

E' un titolo strano Viva La Vida Or Death And All His Friends. Talmente strano che neppure gli stessi Coldplay sono sicuri sul perchè il loro quarto album porta quel nome: "Viva La Vida è un dipinto di Frida Kahlo mentre l'idea di avere una scelta fra due possibili titoli l'abbiamo presa dal film di Stanley Kubrick Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba", spiega Johnny Buckland. "Ci piace l'idea che si possa ascoltare l'album e poi decidere quale dei due titoli è meglio. E' come in quei libri dove sei tu a scegliere il finale. Vogliamo che la gente si senta libera rispetto alla nostra musica", aggiunge Chris Martin, leader del gruppo.

La grande speranza inglese del Duemila cambia identità. Chris Martin così stravolto non lo avete mai sentito... Un album che sbanda tra i generi e affida la sua magniloquenza alla produzione di Brian Eno.
E' un brano strumentale onirico ad aprire questo nuovo disco dei Sigur Ròs... ops, dei Coldplay. Ma è davvero la band di Chris Martin che suona, qui? Brian Eno l'ha combinata grossa, stavolta. Dopo aver 'africanizzato' i Talking Heads con Remain In Light e riportato al rock anglo-wave-europeo gli U2, reduci dalla sbornia country-soul di Rattle & Hum, il genio della produzione ha messo le mani su Viva La Vida..., il quarto album dei Coldplay. Il risultato? Martin & Co come non li avete mai sentiti.
In Cemeteries Of London sono gli Smiths che suonano House Of The Rising Sun; in 42 seguono i Queen sul territorio di Bohemian Rhapsody e i Radiohead su quello di Paranoid Android; per Lovers In Japan sbirciano nel catalogo dei New Order e ordinano per posta elettronica un giro di pianoforte con un groove azzeccato. Yes è addirittura ispirata ai Velvet Underground ed è sostenuta da archi in stile Bollywood. In Chinese Sleep Chant (lasciata senza nome sul libretto del cd) la voce di Martin è così stravolta da risultare incomprensibile; eppure il pezzo funziona, come una versione di Tomorrow Never Knows dei Beatles. Anche quando mancano il bersaglio, lo fanno con un'onestà disarmante, loro pregio e maggior difetto: Lost!, per esempio, poteva essere la loro One, se solo Chris avesse scritto un testo pan-religioso, adatto a rappresentare l'amore divino e umano. Viva La Vida, brano ispirato a un quadro di Frida Kahlo, guarda nell'abisso degli Arcade Fire, senza lasciare però che l'abisso guardi dentro ai Coldplay (sono inglesi, dopo tutto). Strawberry Swing ha un afro-beat irlandese, con sorpresa finale: il ritmo che sostiene tutto il pezzo non è programmato da un computer ma è un insistito riff di violoncello. Viva La Vida... è il loro Ok Computer, meno sconvolgente del capolavoro dei Radiohead e inferiore, quanto a inventiva, rispetto a The Sophtware Slump dei Grandaddy. Eppure, per il quartetto di Martin, è un passo avanti grandioso. Chi cerca un'altra Yellow o un'altra Fix You, resterà deluso. Chi vuole un disco di suoni avvolgenti, ne sarà sommerso. I Coldplay (per come li conoscevate) sono morti; viva i Coldplay!

Spiegato una volta per tutte il mistero del titolo del nuovo album (in uscita il 13 giugno) non resta che aspettare di poterne ascoltare i brani. Intanto, in anteprima, la band ci svela i segreti di Viva La Vida canzone per canzone.

Life In Technicolor
Chris: 'Volevamo cominciare con: a) la migliore suoneria di tutti i tempi e, b) qualche minuto senza il mio cantato, in modo che anche la gente che non ci ama potesse godersi un pò la canzone'.
Guy: 'All'inizio era un pezzo completo, però sentivamo che non era adatto al disco. Della parte strumentale, invece, siamo sempre stati molto contenti. Per questo l'abbiamo voluta in apertura'.

Cemeteries Of London
Chris: 'Si ispira a quei fumetti della Marvel che raccontano storie di fantasmi e creature oscure. Abbiamo anche fatto una ricerca per capire se nel passato le streghe venivano davvero bruciate e affogate. E' da questo interesse che è nata la canzone'.

Lost!
Chris: 'Nei nostri album c'è sempre un brano attorno al quale viene scritto tutto il resto. Per me è questo. Senza, le altre canzoni non ci sarebbero. L'abbiamo scritto durante un soundcheck dopo aver ascoltato un pezzo dei Blur intitolato Sing'.

42
Jonny: 'Per due anni abbiamo tentato di scrivere una canzone senza ritornello e senza strofe vere e proprie. Con 42 ci siamo riusciti per la prima volta'.
Chris: 'E' il nostro tentativo di comporre una Bohemian Rhapsody o una Paranoid Android.

Lovers In Japan/Reign Of Love
(Questa e la successiva Yes/Chinese Sleep Chant sono due canzoni in una. L'idea è quella di offrire, se scaricati da iTunes, due brani al prezzo di uno, ndr).
Chris: 'Lovers In Japan parla di fuggire, essere liberi. Molto di questo album riguarda il sottrarsi al potere o all'influenza di altre persone, scappare dalle regole'.
Jonny: 'Reign Of Love, invece, l'abbiamo registrata live tutti insieme. La versione originale durava 20 minuti. Poi, l'abbiamo tagliata'.

Yes/Chinese Sleep Chant
Chris: 'L'idea di Yes viene da un pezzo dei Velvet Underground e si ispira al loro sound. E' molto sexy, per questo mi piace, perchè parla di tette e cose così. Però la canto interpretando un personaggio che non sono io'.
Will: 'In Chinese Sleep Chant, invece, la voce di Chris è del tutto trasformata dagli effetti, Brian si è impegnato molto in questo senso'.

Viva La Vida
Chris: 'L'idea è di rappresentare cosa passa nella testa di un re inetto o di un leader che si è reso conto di non aver fatto un gran lavoro durante il suo governo, negli ultimi dieci minuti prima che tutto finisca. Mentre i rivoluzionari stanno già picchiando alla sua porta'.

Violet Hill
Chris: 'Parla del lavorare per qualcuno che non ti piace per niente. E' il nostro primo tentativo di canzone per protesta'.

Strawberry Swing
Chris: 'Segna l'inizio della fine dell'album. Ed è l'inizio della parte "è tutto ok". Ci piace perchè è calda, positiva. Quando tra tre mesi tutto il rumore attorno a noi si sarà calmato, penso che questa sarà la canzone preferita da molti nostri fan'.

Death And All His Friends
Will: 'All'inizio si intitolava School ed era l'intro di un'altra canzone, Rainy Day'.
Chris: 'E' stata composta un pò a Barcelona e un pò "on the road". E' internazionale, quindi, e una parte è stata registrata otto mesi prima dell'altra'.