[Repubblica.it] "Mylo Xyloto" per salvare il pop

Esce il nuovo album della band inglese. Tutto il pop in un cd, da Rihanna a Brian Eno. Gioiello leggero e consumabile, ma pure ricco, complesso e affascinante

di ERNESTO ASSANTE

Il titolo non è di quelli facilmente comprensibili, "Mylo Xyloto", ma a ben guardare è proprio in questo territorio dell'"incomprensibile" che il disco si muove. No, non è un album avant-garde, non è di certo un album di sperimentazione, nemmeno un salto in avanti verso l'ignoto. Ma allo stesso tempo il offre sonorità nuove, aperture inattese, sorprendenti squarci verso una ridefinizione del pop che, per molti versi, è importante. "Mylo Xyloto", se lo vogliamo vedere dal punto di vista migliore, è il tentativo, da parte dei Coldplay, di far uscire il pop dalle secche della perdizione commerciale di questi ultimi anni, musica senza prospettiva, priva di una visione, incapace di immaginare mondi che non siano quello del "qui ed ora".


E' un disco in technicolor, ancor di più di quanto non fosse stato il precedente "Viva la vida", che già per molti versi spostava l'asse della musica della band di Chris Martin verso territori nuovi e allo stesso tempo popolari. "Volevamo fare un disco che fosse pieno di vita e colori", ci aveva detto Will Champion. E così è stato.

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