[Digital Arts] Coldplay nell'interspazio: effetti visivi in tour

I Coldplay nell'interspazio
di Neil Bennett

Le opinioni si dividono sui meriti dei lavori musicali dei Coldplay, ma il loro ultimo tour ha dimostrato che quando si tratta di offrire uno spettacolo visivo, la band è tutto tranne che noiosa.

Il quartetto era sostenuto da un magnifico set di animazioni di grandi dimensioni creati dallo studio grafico Hello Charlie di Bristol, che ha aiutato la band a offrire performance in grado di riempire venue grandi quanto lo stadio di Wembley.

Lo staff di Hello Charlie fu contattato per lo sviluppo dal direttore creativo e quinto membro non ufficiale dei Coldplay, Phil Harvey. L'agenzia si era già occupata di gestire il progetto delle animazioni della 'ridotta' performance della band ai Brit Awards agli inizi di quest'anno e vanta una ricca esperienza nel campo degli effetti visivi avendo lavorato con band del calibro di Muse, Queen, The Who e Robbie Williams.

Gli effetti visivi furono progettati per scenografare 5 canzoni - Life In Technicolor (intro Violet Hill), Lovers In Japan, Speed Of Sound, Glass Of Water, e Life in Technicolor ii – in aggiunta a un ‘sipario digitale’ usato in diversi momenti dello spettacolo, per esempio prima dell'encore.

I clip venivano proiettati su un LED largo quanto un campo da calcio.

La prima parte inizia con immagini dello spazio per arrivare a mostrare la terra e infine termina zoomando sempre di più fino a mostrare immagini aeree del continente, delle nazioni, delle città e dello stadio stesso. Questo fa in modo che ogni show sia uno spettacolo a sé stante invece che parte di un tour, e aiuta il pubblico a sentirsi speciale proprio per il fatto di trovarsi li.

Il tema cosmico è ripetuto in diversi momenti – in primo luogo in Speed Of Sound. Questo porta chi è al concerto a compiere un viaggio attraverso il sistema solare dove le stelle si fondono per creare una specie di occhio che si trasforma in una supernova inglobando lo schermo in un'unica fiamma.

Comunque, in altri momenti dello show lo stile è completamente diverso. Durante Lovers In Japan un filmato e altre animazioni scorrono sullo schermo dietro al palco.

Tutti questi effetti hanno comunque dimensioni diverse e sono usati in 'finestre' separate per dare l'idea di proiezioni casuali e per evitare di eccedere nelle dimensioni peggiorandone la qualità.

Per la canzone di chiusura dello show, Life in Technicolor ii, lo staff di Hello Charlie ha utilizzato la grafica dell'album Viva La Vida modificandola con effetti cinematografici per creare un'atmosfera vibrante, sperimentale e coinvolgente.

Dietro a queste scelte c'era il desiderio di legare ciascun effetto alle singole canzoni, piuttosto che avere un tema più generale. Lo studio di Hello Charlie ha avuto la libertà di sviluppare gli effetti visivi partendo da zero, come spiega il direttore creativo Jason Mullings.

Istruzioni di lavoro
"Siamo stati molto fortunati dato che non c'erano istruzioni precise a cui attenersi" spiega, "e questo ci ha permesso di spaziare nell'espressione creativa. Dalle nostre proposte originali, c'è stato un costante lavoro in continua evoluzione, le idee si sviluppavano attraverso provini grafici e riunioni."

Per gli effetti che aprono il concerto "abbiamo dovuto creare un movimento continuo attraverso lo spazio, inizialmente seguendo un satellite nel suo viaggio verso la terra" spiega Andy Power, capo del settore grafico-informatico di Hello Charlie, "e poi zoomando sullo stadio in cui i Coldplay avrebbero suonato quel giorno".

"La serie di immagini di ogni stadio e le zone attorno sono state usate in modo da poter arrivare con l'animazione in modo continuo a pochi piedi al di sopra della venue".

Mullings e la sua squadra si sono incontrati con la band molte volte per mostrare loro i progressi nello sviluppo degli effetti di scena, per avere un loro parere per riuscire ad aggiustare i filmati in modo da soddisfare la grandiosa visione della band.

"Possiamo concludere che le idee non sono state fondamentalmente cambiate dal nostro progetto originale", spiega Mullings. "Abbiamo più che altro migliorato quelle idee in corso d'opera".

Continua dicendo: "La più grande sfida creativa è stata quella di interpretare le canzoni in modo corretto, comprendendone a fondo l'atmosfera e l'estetica, raggiungendo una sorta di empatia con la visione della band. Stavamo creando un grande 'sfondo' digitale per esaltare ogni performance ma evitando di distogliere l'attenzione dalla musica".

I filmati dovevano sembrare chiari e limpidi sia ai fan della prima fila che a quelli che stavano a 100 metri nel retro dello stadio, e così è stata scelta una risoluzione di 2.000x500 pixel. Hello Charlie ha creato effetti in 3D attraverso Maya e Cinema 4D, e ha applicato VFX con After Effects. Dove era necessario, lo staff di Hello Charlie ha modificato gli elementi usando Final Cut Pro.

"Abbiamo usato tutti i software a nostra disposizione per creare effetti diversi, il più possibile stimolanti dal punto di vista visivo" spiega Mullings.

Il team ha poi passato i filmati alla squadra del palco come una serie di filmati di QuickTime che venivano proiettati dalle apparecchiature del palco. I filmati sono stati coordinati con la musica grazie al sistema di sincronizzazione del batterista Will Champion.

Mullings ha detto di essere davvero orgoglioso "del modo in cui tutto è riuscito e del fatto che i Coldplay ritenevano che il nostro lavoro fosse riuscito a rendere giustizia alla loro musica. É stato un grande privilegio lavorare con un gruppo di artisti che ha un così grande fascino a livello mondiale e in un momento in cui sono considerati una delle band di maggior successo al mondo.”

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