Guy Berryman: 'Nuovo disco il prossimo anno'

Cliccando qui è possibile accedere ad una bellissima photogallery edita dalla rivista Rolling Stone.
Gli scatti sono stati effettuati durante i momenti di backstage della band e sono corredati da piccoli interventi dei Coldplay, i quali parlano di questo tour, della loro scaletta attuale e del nuovo album, al quale cominceranno a lavorare dal prossimo anno.

Ecco l'intervista (che altro non è che la combinazione dei vari interventi di Chris, Jonny, Will e Guy):

E' difficile misurare il successo dell'attuale tour dei Coldplay. Chris Martin dice a tal proposito: 'Non ne ho un'idea. Sento solo come se ci fosse una grande stanza che si riempie di persone pronte a cantare. E questo è tutto quello che chiedo'.
'L'anno prossimo abbiamo intenzione di fare le cose in maniera un pò più confusionaria', ammette il bassista Guy Berryman. 'Due mesi di registrazione, due mesi di tour, in sequenza. E anche quando saremo lontani, potremo ancora lavorare sul nuovo disco, anche perchè lo avevamo accennato che saremmo tornati in studio'.
'Mi diverto ancora abbastanza a suonare 'Yellow'', confessa il chitarrista Jonny Buckland. 'In fin dei conti, non suoniamo altro da Parachutes, ma piuttosto proponiamo un sacco le nuove canzoni. Ora come ora non c'è nulla nella nostra setlist standard che non ci piaccia suonare. Si tratta solo di qualche canzone presa da ogni disco ma solo perchè ora i dischi sono quattro - non puoi suonare in continuazione, non abbiamo intenzione di essere uno Springsteen e suonare per tre ore di fila'.
'C'è un pò più di ottimismo, e un pò dappertutto, dopo le elezioni in America' dice Martin. 'Fortunatamente le nostre canzoni hanno sempre avuto un messaggio positivo al loro interno. Perciò, non c'è una sola canzone che non vorremmo più suonare, perchè non siamo nella situazione di dire che abbiamo scritto e registrato sei ridicoli album per dire quanto è stato terribile George Bush'.
'Volevamo abbracciare la parte teatrale della musica con questo tour, piuttosto che essere solo una band anonima', racconta Will Champion. 'Quando abbiamo pensato per la prima volta al nostro nuovo abbigliamento, tutto sembrava chiederci 'Sembreremo ridicoli?'. Così, gradualmente, quando le idee hanno cominciato ad avere una forma, il look è sembrato essere molto meno studiato e di conseguenza molto più subdolo'.
'C'è un intero mucchio di cose che facciamo prima di uno show', asserisce Buckland. 'Ovviamente ci cambiamo, testiamo la voce, suoniamo la chitarra e tentiamo di rilassarci per un pò prima di salire sul palco. Ma non defloriamo nessuna vergine o facciamo cose del genere'.
'La cosa che ho sentito di più finora è 'Rhapsody In Blue' di George Gershwin', confessa Martin. 'La ascolto molte volte al giorno perchè non sono ancora riuscito a capire quanto una persona possa essere capace di scrivere qualcosa di così eccezionale'.
'La setlist che presentiamo ora, l'ordine delle canzoni e il modo in cui le suoniamo è come se fosse tutta un'operazione molto dolce e delicata', ammette Berryman. 'Che è la situazione a cui tu vorresti sempre ambire ogni volta che ti svegli e godi solo del suonare della musica senza pensare a questo e preoccuparti di quello. Per me, è il giusto sentiero anche se può sembrare così corto'.
'Non credo ancora che questo è quello che stiamo facendo, cioè girare di città in città con camion pieni di gente e pullman', confessa Champion. 'Vedendo un palco così grande e Jonny che può scegliere fra undici chitarre... è come dire 'Che diavolo ci è successo?'.
'Tutto ciò che è teatreale nel nostro modo di fare è stato ispirato dai Flaming Lips', ammette Martin. 'I coriandoli probabilmente sono usciti fuori dopo aver ricordato i loro live e pensato a quanto fossero carini e riflettuto sul fatto di come avremmo potuto riproporli noi. Così abbiamo pensato di far fare tante piccole farfalle, perchè mi ricordano quando porto i miei figli alla casa delle farfalle allo zoo'.