[Coldplay.com] Intervista al creatore della cover di Safety EP

Ciao John. E così hai disegnato le prime due cover dei Coldplay.
Si, è vero. Quella degli Ep Safety e Brothers & Sisters.

Come li hai incontrati?
Ero amico di scuola di Jonny. Infatti ho suonato in una band con lui alle scuole superiori. Quando lui si è trasferito a Londra per l’università, io mi sono trasferito a Birmingham per un corso di arti grafiche. Hanno iniziato allora ad essere una band ed io andavo a visitarli nelle sale della residenza studentesca. Stavo studiando fotografia a quel tempo, e ho scattato molte foto a loro durante quel primo periodo.

E come sei arrivato a disegnare la cover del Safety EP?
Il mio corso riguardava le arti grafiche, e così chiesi di poter disegnare una cover per uno dei miei progetti. E tutti furono contenti della cosa. A quel tempo, nessuno credeva di potere mai arrivare da qualche parte, quindi nessuno si lamentava!

Da dove arriva quella foto?
É solo una foto che ho fatto a Chris. Solo una foto sfocata. E quel Safety in realtà arriva da una scritta in alto sulla pellicola fotografica. Mi cadde il negativo e quindi quella scritta venne sviluppata

É da qui che ha preso il titolo?
Si. credo. Erano felici di lasciare li quella scritta. Quindi il titolo arriva proprio da questa foto.

Dove hai fatto quella foto a Chris?
Probabilmente a un concerto al Laurel Tree, a Londra.

É volutamente così disturbata?
Beh, c’erano tantissime fotografie, tutte in bianco e nero. Alcune erano mosse altre molto definite, ma quella in particolare era piacevolmente strana. Credo che allora stavo cercando di giustificarla come un tentativo di catturarlo mentre si muoveva sul palco facendo il pazzo. E ci stava anche bene con quell’atmosfera scura, Radiohead-iana che aveva rapito tutti in quel periodo.

Hai creato anche il logo dei Coldplay?
Non ricordo chi lo fece. Ma potrei averlo fatto io.

Avevi avuto altre idee per la cover?
Credo che ci sia un quaderno di schizzi da qualche parte pieno di altre idee. C’erano anche tante idee di cover per Brothers & Sisters. Ho un quaderno intero da qualche parte dove Chris e i ragazzi scrissero commenti per ogni foto dicendo cose come "No non mi piace questa, è troppo sinistra" o altre cose. E poi le abbiamo valutate tutte fino a trovare quella che era di loro gradimento.

Prendevano sul serio il fatto di essere una band in quel periodo?
Oh, certo. Allora pensavo già che potessero sfondare, e raccontavo ai miei amici di loro. Ricordo quando iniziarono ad avere successo, io gli dicevo sempre "Vedete, ve l’avevo detto". Andavo con loro fino al locale In The City o da altre parti per aiutare ad attaccare i poster e quel genere di cose. Era ovvio che erano davvero bravi, ma il fatto di sfondare come artisti, quella era un’altra storia. Fortunatamente, ce l’hanno fatta.

Sono stati esigenti per la cover di Safety EP?
No, erano tranquilli. Lavorare sulla seconda fu più difficile.

Il Safety EP vale molti soldi ora.
Si. E sai una cosa, non ne ho nemmeno uno! In quel periodo mio padre mi chiedeva di chiederne tanti ma a me sembrava una cosa stupida! Ma ero solito prenderne su qualche copia da mettere nel mio portfolio quando cercavo di trovare lavoro come grafico. Stavano diventando famosi ed era un ottimo modo per ottenere un posto di lavoro nel settore della grafica. Le mie due cover non sono le più belle, ovviamente, ma mi hanno aiutato a trovare lavoro qualche volta! Ma come conseguenza ho rotto tutte le scatole dei CD che avevo e i CD sono finiti in posti diversi, il risultato è che non ho nemmeno uno.

Ti costerà un po’ comprarne un altro.
Si sembra proprio di si. Ho sentito che su eBay è arrivato a 800 sterline.

Ma non sei molto orgoglioso della cover?
In realtà, mi piace quella del Safety EP. Non è una foto fantastica, ma il motivo per cui mi piace è che è una foto di un ragazzo del college a dei ragazzi del college, che sono diventati una band famosa. Quindi, da questo punto di vista, sono arcicontento di questa cover.