[Coldplay.com] Intervista a Marina And The Diamonds

Ciao Marina, come stai?
Molto bene, grazie! E' stata un'estate alquanto strana, perchè ho sofferto di un'emorragia alle corde vocali, i concerti dei Coldplay sono i primi in cui ho cantato per più tempo. E' stato davvero una brutta situazione, ma da allora mi sono successe anche cose belle.

Come vedere il tuo second album, Electra Heart, entrare nelle classifiche UK al Numero 1.
Si assolutamente!

Per i fan dei Coldplay che non hanno sentito parlare di te, come descriveresti la tua musica?
Dunque, il secondo album è un album dark pop elettronico.

Cantato da una signora che non sale sul palco con dei veri diamanti.
Infatti. Non ho ne ho mai avuto uno vero.

No?
No. Non credo che si debbano comprare per sè stessi. Bisogna aspettare che un ragazzo te lo compri.

Quindi, come è stata la prima leg del tour con i Coldplay?
E' andata abbastanza bene. Torino è stata l'unica data più dura delle altre - perché tutti cantavano in coro "Coldplay Coldplay!" Immagino che fossero eccitati! Ma a parte questo, è stato fantastico. Zurigo è stata particolarmente incredibile.

Suonare come supporto non è mai facile.
Sì, è una sfida. Secondo me lo si fa per migliorarsi come performer e affrontare la sfida di cercare di convincere il pubblico.

Hai affrontato concerti con un grande pubblico - le persone arrivano sempre con anticipo per quei concerti.
Esattamente. La maggior parte del pubblico è già dentro quando sali sul palco.

Ti esibisci in modo diverso per questo tipo di concerti?
Sì, certo. Sei più consapevole di quella situazione e senti il bisogno di mostrare alla gente che sei veramente bravo e devi riuscire a catturare il loro interesse da subito. E anche perché la tua tecnica serve per colpire tutte quelle persone per poter raggiungere anche la persone più lontane. Ma il mio apprendimento non è stato troppo intenso, perchè mi sono esibita in un'arena con Katy Perry la scorsa estate. In questi concerti, hai davanti agli occhi un buco nero. Negli stadi tutto ti sembra più piccolo, perchè puoi vedere tutti!

Ah, così quel tour è servito a farti esperienza.
Sì, incredibile. Penso che l'arte di essere artista sia imparare ad adattarsi ad un concerto di 200 persone e forse anche un concerto di 60.000 persone. Penso sia una grande capacità.

E i pubblici dei Coldplay sono stati dei buoni buoni ascoltatori?
Si. A Zurigo sono stati molto accoglienti, direi, così per le canzoni come Radioactive e Primadonna saltavano molto! E anche altre canzoni del nuovo album sono andate molto bene.

Deve essere un grande banco di prova vedere così tante persone 'reagire' alla tua musica di fronte a te.
Si, lo è davvero. E Primadonna è effettivamente andata molto bene in tutto il mondo, cosa che forse non mi aspettavo, perchè è una canzone piuttosto 'femminilie'.

Quindi hai incontrato i Coldplay?
Sì, li ho incontrati tutti. Sono davvero adorabili. In realtà, un'altra prova a dimostrazione di ciò è il fatto che tutto lo staff è molto disponibile. Puoi sempre capire com'è un artista dal suo staff. Tutti, dai ragazzi del catering al direttore di produzione di questo tour sono stati davvero gentili e disponibili.

Come ti sei spostata tra un concerto e l'altro?
Su un tour bus. Si può fare, anche se credo che qualche volta nei viaggi lunghi tutti ti sentono un po' in gabbia!

Qual è stato il viaggio più lungo che tu abbia fatto?
Penso sia durato 14 ore. Non è così terribile come attraversare l'America, ma comunque lungo abbastanza per finire tipo 4 stagioni di "Mad Men"!

Avevi mai visto suonare i Coldplay prima di questo tour?
No, non credo. Forse ad un festival. Ma penso sia difficile non esserne una fan, perchè la loro musica ha una così grande risonanza. E' una musica così semplice, ma è un musica di qualità. Sono dei fantastici cantautori.

Sei rimasta impressionata dallo show?
Si, è stato incredibile! Katy è stata fantastica in un modo diverso, ma penso che i Coldplay siano decisamente la miglior band da concerto che abbia mai visto. Ci mettono così tanto impegno per assicurarsi che tutti passino la miglior serata della loro vita.

Sai come sei stata scelta per il tour?
Non ne ho idea a dire il vero. Jo Whiley mi ha detto una vita fa che a Chris piaceva "Obsessions" del primo album, ma era tutto ciò che sapevo.

Cos'altro hai in programma di pubblicare quest'anno?
Uscirà il mio secondo singolo, e poi comincerà il mio tour - chiamato "The Lonely Hearts Club"- che avrà inizio a giugno in UK. Andrò in America a luglio. E poi dalla fine di luglio di nuovo con i Coldplay in America e in Europa. Subito dopo inizierà il "Lonely Hearts Club" in Europa.

Sta andando bene al di fuori del Regno Unito?
Sì, comincia ad andare davvero bene in Germania. E anche la situazione in America comincia ad essere interessante, il che è elettrizzante.

L'album uscirà in tutto il mondo?
Sì, penso di sì.

Chiediamo sempre la canzone preferita dei Coldplay alle band di supporto.
Posso dirne due?

Certamente.
Beh, adoro Yellow perchè la situazione nella quale è stata scritta è davvero unica - la sta scrivendo nel presente, ma è al passato: "I wrote a song for you, and it was called Yellow". Ho sempre pensato che fosse geniale. Ed ha un testo così bello, sensibile, il che è piuttosto raro per una rock band al maschile.

E l'altra?
Violet Hill. Penso sia un po' diversa melodicamente dalle loro altre canzoni, e il suo ritmo è piuttosto inusuale. Ho pensato che fosse una scelta interessante come primo singolo dell'album.

Quindi, pensi di avere imparato molto dalle tue poche settimane con i Coldplay?
Decisamente. Guardare Chris come frontman è molto interessante. Lo adoro. E una cosa che mi ha davvero impressionata è che non si atteggiano affatto. Semplicemente amano quello che fanno sul serio e vogliono che le persone pensino che è valso il prezzo del biglietto. Si capisce che è davvero importante per loro. E' piuttosto stimolante vedere una band a questo livello comportarsi ancora in questo modo.

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