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Impegni Umanitari

 

Il viaggio ad Haiti

Dopo l’Africa, Chris Martin ha seguito un «corso accelerato di commercio internazionale» ed ha proseguito il suo viaggio spostandosi ad Haiti per la promozione del Commercio Equo e Solidale. Il suo percorso 'umanitario' tocca anche la Repubblica Dominicana. Qui il tenore di vita si poggia sulla produzione del caffè, coltivato in una zona montagnosa e «lussureggiante». Il prezzo dell’inebriante bevanda è basso, ma nei supermercati del mondo occidentale il costo è salito alle stelle. La OXFAM che sostiene le cooperative produttrici di caffè, «riceve US $ 45 per 50 kg […]», mentre «la Fair Trade compra la stessa quantità […] per $126». Di conseguenza gli agricoltori lucrano il triplo, se si acquista il caffè delle Fair Trade. A Santo Domingo, Chris è ospitato nella radio locale: «Non credevo che mi conoscessero, ma, strano a dirsi, i Coldplay sono stati in classifica ai primi posti per molto tempo. Ho parlato del lavoro svolto dalla OXFAM e cantato alcune canzoni dal vivo. Ecco perché sono qui, perché ho accesso ai media e piuttosto che parlare del colore dei miei calzini, ho preferito parlare della OXFAM».

A Port-au-Prince il cantante ha preso parte alla sfilata di 'Mardi Grass': suoni, costumi e tanta gente. «C’era un uomo che danzava come un serpente, uomini in costume che si facevano largo tra la folla con delle fruste, poliziotti e ragazze carine che mi salutavano».
Anche a Dondon l’economia è sorretta dalla produzione di caffè. Le donne del luogo hanno raccontato che i soldi scarseggiano ed in molti casi i figli non ricevono un’educazione scolastica adeguata. Spesso gli insetti distruggono i raccolti, con pesanti ripercussioni finanziarie. «Non ho mai visto una cosa di questo genere in passato. Ho sentito nostalgia di casa e volevo soltanto ritornare ad essere la pop star e preoccuparmi dei miei spettacoli» - meditava Chris - «Parlavo con uno del gruppo durante il pranzo e gli ho esternato la mia titubanza e diffidenza nella possibilità di trovare una soluzione a tutti questi problemi e il signore che mi accompagna mi dice: ”ma lei è un cantante” ed io ho pensato “hai ragione, ma che diavolo ci faccio qui con la bandana cercando di imitare Axl Rose?”». Yalette Etienne, fondatrice della OXFAM ad Haiti, insisteva: «Dobbiamo fare le cose pian piano. Devi vedere ciò che di buono presenta il progetto che stiamo portando avanti!».

A Artibonite Valley ci sono 32 mila acri di risaie. Una tale abbondanza potrebbe sfamare tutti gli haitiani. Purtroppo la realtà è ben diversa: gli agricoltori devono far fronte alla concorrenza degli Stati Uniti, che inviano ad Haiti tonnellate di riso sottocosto. Chris Martin ha dichiarato: «Haiti è stato obbligato a rinunciare ad ogni restrizione nell’importazione, facendone uno dei mercati più liberi al mondo, ma al tempo stesso uno dei paesi più poveri al mondo». Le eccedenze americane di riso dominano il mercato haitiano; a lungo andare ciò spingerà i contadini ad abbandonare le terre, che diventeranno in poco tempo «aride e inospitali».

Così si conclude il viaggio. Chris ora è ritornato a casa; è ritornato alla sua vita da pop star; è ritornato dalla sua amata famiglia. Ma è ritornato con maggiore consapevolezza e con spirito critico. Dall’ultima pagina del diario, fido compagno di questo lungo viaggio, emergono i dubbi del leader dei Coldplay: «E’ molto complesso […] In un mondo ideale, una persona ha il pesce ed un’altra le patate: con il commercio e lo scambio ambedue hanno il pesce e le patate. Ma devi essere messo in grado di fare uno scambio equo. Per riuscirci, un paese deve permettere di produrre cose per il consumo interno, soddisfacendo il fabbisogno del paese e con il surplus fare scambio commerciale. […] Noi costringiamo paesi come Haiti ad accettare cose di cui non hanno bisogno. La loro agricoltura è stata distrutta dalla politica commerciale dei paesi ricchi. Nel frattempo l’Unione Europea e gli USA proteggono le loro economie rifiutando di far entrare merce proveniente da paesi in via di sviluppo. Per quanto riguarda il prezzo del caffè, se alcune società multinazionali fossero meno avare, le persone in fondo alla filiera avrebbero molti più soldi per vivere».

E prosegue così: «Paradiso ed Inferno! Non pensavo che Haiti fosse così […] Nessuna delle persone con cui ho parlato vuole che i loro figli facciano questa vita, preferiscono emigrare all’estero ed inviare i soldi ai loro cari. Tutto ciò è molto triste. Ma mi è piaciuto molto aver incontrato persone come Yalette che lavorano per un cambiamento […] Esse cercano di aiutare Haiti a rialzarsi e rinascere; noi possiamo fare qualcosa comprando i prodotti del Commercio Equo e Solidale, facendo pressione sui politici a cambiare questa politica insensata e attuando uno scambio commerciale giusto ed equo». Considerazioni ragionevoli.

Ma i viaggi, le dichiarazioni di Chris Martin, di Bono o di Geldof, possono costituire pungenti sollecitazioni per i politici, presidenti o governatori? O ancora una volta, l’arroganza, l’avarizia e il potere caleranno il sipario? Il tempo lo dimostrerà.

Le parti tra «...» sono citazioni tratte dal libro:
Coldplay, Edizioni Lo Vecchio