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Roadie #42 - Blog #92

#42 è un uomo della Grande Mela

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E' un'altra serata calda a Maryland Heights, MO. Avevo immaginato che muovendoci verso Nord dal Texas avrebbe significato un po' di tregua dal caldo, ma non è assolutamente così. Anzi, qui il palco è ancora più umido degli ultimi due concerti.

Anche al B-Stage la situazione si fa calda, quando Chris si dimentica un pezzo di The Hardest Part e inizia a ridere, ammettendo che è stato tratto in inganno dal fatto che un tipo muscoloso gli aveva appena urlato "I love you".

Passando ad altre cose, oggi era il giorno della paga, e ciò significa che il nuovo adorabile amministratore del tour, Bob, arriva con la magica busta piena di soldi. In una miracolosa impresa di sincronismo, la Apple ha appena messo in vendita gli aggiornamenti di due dei software più importanti per mettere mano ad audio e video. Una perfetta dimostrazione del vecchio detto: "Quello che il PD ti da, ti viene sottratto dall'Apple Store"
Anche questa sera c'è la fuga dopo il concerto, per questo entriamo di corsa nei pullmini poco prima che la band scenda dal palco e si tolga i vestiti completamente fradici di sudore. Mentre il convoglio di veicoli corre veloce verso l'aeroporto, facciamo conoscenza con l'autista di questa sera. E' meravigliosamente pazzo. Sta ridendo come un pazzo battendo il palmo della mano sul volante.

Pare che il motivo di questa ilarità sia la scorta della polizia. "E' la prima volta in vita mia che vedo i lampeggianti blu della polizia sullo specchietto retrovisore e non devo fermarmi e mettere le braccia in alto". Con sua immensa gioia, può dirigersi verso la corsia sbagliata e passare un semaforo rosso con la benedizione dei poliziotti presenti. "Eccomi che arrivo figli di p*****a - hhhaaaahhhahahaha". Non ho idea di dove sia questo tipo, o cosa abbia fatto in passato, ma vorrei poterlo portare via con noi...

E così stasera voliamo verso Est, verso NYC. La band ha le proprie famiglie lì e fare da base a NY significa che possono avere una parvenza di vita normale nelle ore in cui non sono sul palco. Quando arriviamo sulla pista e girovaghiamo lì attorno, sembra come se non fossimo mai andati via. Siamo stati a NYC per tre settimane poco tempo fa e sembra come se le settimane in mezzo non ci fossero mai state. E' bello che questo sia in pratica il mio posto preferito sulla terra in cui passare il tempo - altrimenti ne avrei già la nausea. Quindi sono felice di tornarci.

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Dato che i concerti di stasera e domani sono entrambi nel fuso centrale, decido che non è il caso di adattare l'ora del mio orologio, cellulare e computer a quella della costa est. Come prevedibile, il mattino seguente, il cellulare suona a quella che credo sia un'ora prima dell'incontro nella lobby. "Le macchine stanno andano. Vuoi unirti?". E' il coordinatore della sicurezza e dei trasporti Geoff Sands. Istantaneamente capisco cosa sta succedendo. "Non sono in ritardo, sono solo nel fuso sbagliato". Rispondo.

E' una cosa meravigliosa il fatto che sia Sabato e il mio negozio preferito di macchine fotografiche a NY sia chiuso, perchè altrimenti, mi sarei imbarcato in un dispendioso giro di shopping...

R#42