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Roadie #42 - Blog #60

#42 e il pazzo inseguimento in macchina

Nel tragitto verso Liverpool dal John Lennon Airport, si parla molto nel nostro pullmino (in cui, vi dico subito, non c'era nessuno della band) dei The Beatles - come se fossero l'unica cosa interessante capitata a Liverpool. Una volta arrivata l'ora del concerto, Chris arriva più o meno a metà di In My Place e ricorda al pubblico che metà delle canzoni che stanno ascoltando sono state scritte qui. All'improvviso capisco di cosa sta parlando - e di come abbia ragione sull'importanza che questa città ha avuto nella storia della band.

Parr Street Studios nel centro di Liverpool, è il posto in cui hanno preso forma così tante canzoni dei primi tre album. Quegli album sono stati registrati qui (e da altre parti) da Ken Nelson e Mark Phythian, due degli esseri viventi più cordiali che vorreste mai incontrare - entrambi nativi di questa bella città, credo.

I ragazzi arrivano alla fine di Sleep Chant e Jonny inzia il riff di Lips Like Sugar - una vecchia canzone di Echo and The Bunnymen, anche loro di Liverpool. L'hanno suonata parecchie volte durante il Rush of Blood tour in onore di Ian McCulloch, che ha iniettato una salutare dose di spavalderia nelle sessioni a Parr Street per quell'album.

Forse sto azzardando, ma sono sicuro che anche se niente dell'ultimo album è stato registrato qui, il co-produttore Markus Dravs vive proprio poco fuori città. E' assolutamente tedesco in tutto e per tutto, ma la sua terra natale assicura che la catena che lo tiene legato a lei abbia qualche piccolo punto di rottura...

Lavoro per questi ragazzi ormai da molti anni ed eravamo così impegnati a parlare dei Beatles nel tragitto verso la città che mi ero completamente dimenticato della loro storia qui. L'arena in cui abbiamo suonato stasera è nuova, come lo è il recente appellativo di "Città della Cultura". Tuttavia mi chiedo: questa città verrà mai conosciuta per qualcos'altro al di fuori dei Fab Four? E comunque mi chiedo anche: loro lo vogliono? Credo che se si vuole vivere nell'ombra culturale di qualcosa, i Beatles sono praticamente imbattibili!

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Andando avanti con il racconto, il tragitto usciti dal concerto è un affare completamente diverso.

Mi rendo conto che siamo inseguiti solo quando il pullmino che era dietro a noi nel convoglio si mette di fianco. In questo momento due macchine sono dietro a noi e guidano pericolosamente da vicino. All'inizio penso solo che ci vogliano superare e siano impazienti. I nostri due pullmini stanno bloccando la strada, dopotutto, e stanno rispettando i limiti di velocità. E comunque non riesco a capire perchè qualcuno potrebbe inseguirci dato che in nessuno dei due pullmini c'è qualcuno della band.

Il guidatore della prima macchina diventa molto strano ed inizia ad ondeggiare da una parte all'altra e ad un certo punto sembra che stia cercando di infilarsi tra i nostri due pullmini. Dato che siamo fianco a fianco su una strada a due corsie, con solo un metro circa tra di noi, non solo risulta una cosa impossibile ma anche assolutamente pericolosa. A questo punto sono totalmente convinto che è solo qualcuno che vuole andare a casa e non sopporta che siamo in mezzo alla strada. Una volta che la strada a due corsie finisce, però, e stiamo aspettando all'incrocio per svoltare a destra, questo tipo ci affianca e non rispetta il semaforo andando a finire nell'altra corsia per superarci. Bene, penso. Ora frenerà per mostrare il suo malcontento per essere stato rallentato e scomparirà in lontananza.

E' solo quando giriamo e lo vediamo aspettare che inizio a preoccuparmi. Stiamo andando verso l'aeroporto con lui davanti e l'altra macchina dietro. Sono preoccupato. Aspettiamo che la barra si alzi e ci faccia entrare nella pista dopodichè le loro portiere si aprono. Con mia totale incredulità, si avvicinano armati di copertine CD e penne. All'inizio mi sono sembrati un po' confusi e insicuri sul da farsi ora che sono stati scoperti. Poi iniziano a sbirciare dentro al finestrino scurito del pullmino pronunciando solo una parola. "Autooografoooo", "Autooooograaaafoooooo". Sembra come essere assaliti da qualche pazza specie di zombie di eBay. Sono completamente scioccato. Hanno guidato come degli emeriti pazzi solo per avere un autografo? Anche se ci fosse stato qualcuno della band (ma non è il caso) credono che far prendere così tanta paura guidando pericolosamente come gli inseguimenti dei film li possa rendere felici di vederli? "Oh ecco, fammelo firmare, vuoi una birra?" "Ti è piaciuto il concerto? Cavoli, siete dei SUPERfan". Sono più confuso di quando ho i sintomi da jet-lag o da influenza da tour.

Mentre sono nel nostro pullmino pensando ad una risposta piuttosto aggressiva, il fratello di Chris (che oggi si è unito a noi nel tragitto) mostra l'"irreprensibile allegria" della famiglia Martin ed esce dal pullmino dietro di noi. Ora, il fratello di Chris assomiglia a qualcuno che si è passato tutto il tour dei Rolling Stones al contrario. Ha comunque, sotto i capelli arruffati e la giacca di pelle, una evidente somiglianza con Chris - ma soprattutto la sua voce è (senza sorpresa) misteriosamente simile. All'inizio devono aver pensato che Chris si fosse sottoposto ad una completa trasformazione in Dio del Rock nella corsa di quindici minuti. All'inizio mi pare che gli stia firmando qualcosa, ma apparentemente sta prendendo le copertine dei CD promettendo di 'risolvere la cosa per loro', e così si allontanano e ritornano alle loro macchine.

In mezzo a tutta questa confusione, la barra si è alzata e ci muoviamo sulla pista. Anche adesso continuo ad essere totalmente perplesso sul loro comportamento. Ho già parlato in passato sul fatto che gli eBayers sono i nuovi paparazzi. Questa però è pura pazzia. Mi ricordo alcuni anni fa, un inseguimento ad alta velocità dei paparazzi a Parigi finito con la morte di una persona pubblica molto importante. Salgo sull'aereo pensando che il nostro potenziale incidente non sarebbe stato un evento sui media.
Riesco a leggere i titoli delle news...

"Alcune persone dell'entourage di una famosa band pop muoiono in uno scontro dopo un inseguimento ad alta velocità da parte di ragazzi con pennarelli. La band sta bene".

Roadie #42