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Roadie #42 - Blog #53

#42 e la strategia per uscire

Inizio la giornata in Minnesota andando nell'arena sbagliata. Sono uscito dall'hotel per cercare un posto dove fare colazione e ho addocchiato il Target Center, dove abbiamo suonato l'ultima volta che siamo stati qui. Anche se non dovrei essere a lavoro così presto, so che il catering è già funzionante, quindi mi avvicino. Passo un bel po' di minuti cercando di spiegare ai tipi alla porta nel retro del Target Center che ho lasciato il mio pass in hotel prima di rendermi conto di dover fare retromarcia e porre una domanda fondamentale. "Oggi i Coldplay suonano qui?" "No signore, suonano allo Xcel Center," è la risposta. Li ringrazio gentilmente e mi allontano per cercare un posto dove prendermi un caffè.

Giro l'angolo e mi imbatto nella prima band in assoluto con cui sono stato in tour. Faranno un concerto in un teatro qui e stanno scaricando le loro attrezzature dal retro di un camion nell'area di carico. Mi avvicino per salutarli e finisco col fare colazione con loro. Andare in tour è perfetto perchè non solo ti succedono queste cose inaspettate abbastanza regolarmente, ma sembrano anche una cosa normale. E' da dieci anni che non lavoro con queste persone ed eccoci qui lontani qualche migliaia di kilometro da casa che recuperiamo il tempo perso davanti ad un caffè. Se avessi girato a sinistra e non a destra appena fuori dall'hotel, non avrei nemmeno saputo che erano in città.

Oggi c'è un altro soundcheck party e c'è un po' di lavoro da fare sulle canzoni di Prospekt prima che la band arrivi, così io e il tecnico del suono Dan Green iniziamo prima. Quando il soundcheck entra nel vivo, Chris nota che qualcuno nel pubblico ha le gambe rotte. Il minimo che possono fare è cantare una canzone per loro, e così Chris chiede cosa vorrebbero ascoltare. Vorrebbero sentire "Parachutes". Mi pare che esista una barzelletta in cui qualcuno con le gambe rotte vuole un paracadute, ma mi sa che dovrò indagare e ve lo farò sapere più avanti. Dopo Life In Technicolour II e Prospekt's March, Chris tira fuori la chitarra acustica e suona Parachutes. Non so quando sia stata l'ultima volta che l'ha suonata, ma scommetto che sono passati almeno un po' di anni. Mi chiedo se la suoneranno mai di nuovo.

Il concerto a St Paul è particolarmente rilevante per il ritorno dei telefoni cellulari durante il remix di Viva. Era da un po' con li vedevo ed è sembra una cosa assolutamente spettacolare. Speriamo che ritornino più spesso...

Dopo il concerto mi dirigo verso il pullmino per la fuga. Le macchine della band sono dentro, vicino al palco alla fine di una rampa nell'area di carico. Il pullmino in cui sono io è fuori, così vado verso la rampa e sento Jackie (che si occupa della sicurezza del palazzetto) che urla al ragazzo che manovra la saracinesca. Vorrebbe che la grande saracinesca metallica fosse alzata in modo che le macchine della band possano uscire. Lui sembra essere allegramente inconsapevole. Lei urla ancora più forte e la saracinesca continua a rimanere ferma. Avvicinandomi comincio a capire che il problema non è che lui non sente, ma piuttosto che il suo interruttore non funziona. Sta impiegando la vecchia tecnica di imprecare in modo piuttosto colorito contro il tasto, senza ottenere nulla.

Va tutto piuttosto bene. La macchina della polizia si è messa in moto fuori, ci sono più o meno quindici mila persone che stanno uscendo come fiumi dall'arena. La band è nelle macchine all'interno e un uomo con un interruttore piuttosto consumato è riuscito a fermare tutto. Capisco che la cosa più utile che io possa fare a questo punto è prendere la mia video camera dal pullmino e uscire. Purtroppo prima che io ritorni per registrare il caos la saracinesca cigola riprendendo vita e il tutto riprende secondo i piani.

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Arriviamo al nostro nuovo hotel dopo qualche ora di viaggio. Staremo in un resort piuttosto elegante, ciò significa che non è come un normale hotel in cui entri, ti danno la chiave e vai a prendere l'ascensore. Qui qualcuno viene a prenderti al cancello d'entrata e poi sei scortato con le macchine dei campi da golf. Le cose poi si trasformano in una farsa mentre si va avanti e indietro per capire esattamente dove sta ognuno. Il fatto che tutti siamo mezzi addormentati significa che è tutto veramente surreale. Il fatto che continuino a chiamare i caseggiati "quartieri" mentre i veicoli si muovono in tondo come api arrabbiate significa che sembriamo essere capitati nel mezzo di qualche strano culto religioso fatto dai Banana Splits.

Credo che passerò il mio giorno libero dormendo un po'...

Roadie #42