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Roadie #42 - Blog #36

#42 è il vostro stallone Italiano

Quando arriviamo all'aeroporto di Zurigo, pronti per partire verso Bologna, vediamo che ci sono alcuni fan radunati all'entrata. Cosa non inusuale se non fosse che sono gli stessi che stavano aspettando fuori dall'hotel quando ce ne siamo andati. Non solo conoscono i nostro movimenti, ma hanno fatto lo stesso viaggio e ci hanno battuti sul tempo. La cosa diventa ancora più strana quando il personal trainer Dan (che tiene i ragazzi in forma) racconta che c'erano anche quando lui e Guy sono usciti per farsi una corsa. Non sono nemmeno sicuro che non ci fossero all'aeroporto quando siamo arrivati ieri.

Hanno marcato i ragazzi per foto e autografi parecchie volte in una sola città. E' una sorta di micro-tour all'inverso. La band viaggia da città a città per suonare davanti a più fan possibili ed ecco un gruppo di loro che viaggia per tutta una città per vedere la band più volte possibile. Sono innocui e simpatici, ma ti viene da domandarti come fanno a sapere dove stiamo andando e quando - in particolar modo quando in genere nemmeno noi abbiamo idea di dove saremo il minuto dopo!

Il viaggio verso Bologna è veloce, ma stupendo. Ecco una vista dal nostro viaggetto mattutino per andare a lavoro:

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Anche quello di Bologna è un palazzetto molto rimbombante e per questo tira di nuovo fuori la vena RAWK! durante il soundcheck. Back In Black viene suonata di nuovo allegramente, e si trasforma in 1.36. Non sono sicuro di averla mai più sentita da quando la fecero a Reykjavik nel 2002 con Tim degli Ash alla chitarra. Questo pomeriggio provano di nuovo Glass of Water. Oggi c'è un altro interessante chitarrista che si aggiunge per suonarla. Il coro di questa canzone è pazzesco. Sembra si sposi bene con palazzetti che hanno molto eco. E' rock e gioioso e credo mostri molto bene una band all'apice delle sue possibilità.

L'Italia a volte può essere un po' impegnativa per i roadie. Le cose qui sono, hmmm, come si potrebbe dire? "Più rilassate", credo sia il modo migliore per descriverlo. Le cose vitali come i grandi rifornimenti di energia elettrica per l'intero concerto possono essere abbastanza vaghe e gli sforzi per correggere i problemi più importanti possono essere "salutati" con una ancora più vaga alzata di spalle. Quello che fa passare sopra a tutto ciò e da un senso a tutto è il pubblico italiano. Sono infallibilmente meravigliosi.

Sono sotto il palco che do una ripulita quando si aprono le porte al pubblico di Bologna. Stanno già cantando il motivo di Viva la Vida mentre si spargono sul parterre. Un fansite italiano ha anche organizzato  di portare palloncini, che fanno rimbalzare e muovono molto prima che la band salga sul palco. Se fanno così tanto rumre e sono così eccitati di fronte ad un palco vuoto, il concerto non potrà che essere ottimo.

E infatti lo è. Non mi ricordo di aver sentito un pubblico cantare più a voce alta in questo tour. E' un bel momento del tour per avere un pubblico così. La scaletta si è stazionata al punto che la band può veramente iniziare a rilassarsi e a divertirsi, avendo sempre sotto controllo quello che succede attorno. Siamo anche vicini alla quinta settimana di concerti e, in tutta franchezza, tutti siamo distrutti. Un'atmosfera come quella di stasera risolleva tutti come se ti sparassero nel braccio applausi rumorosi e grida. I palloncini si palesano sul B Stage, e uno viene buttato sopra. Chris annuncia che canterà "la prossima canzone come uomo ciccione. Ecco come saranno i Coldplay fra trent'anni" Il palloncino si fa strada su per la maglia e come promesso, la canzone viene cantata in sovrappeso.

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Assieme ai palloncini ci sono anche corone dorate di carta da un altro fansite, presumibilmente un tributo al video di Viva la Vida diretto da Anton Corbijn. Chris ne prende una nel mezzo della canzone e presto va a finire sulla testa di Guy. Gli sta piuttosto bene a dire la verità.

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E questo ci porta a Milano. Glass of Water viene suonata di nuovo, e di nuovo con un misterioso membro che non fa parte della band. Il pubblico arriva con ancora più palloncini e ancora più corone dorate di carta. Sono rumorosi almeno come la sera prima. E' un concerto assolutamente fantastico che ci porta verso la fine di quella che è stata una leg assolutamente magnifica. Ci sono ancora molte date da fare prima che questa campagna sia finita, ma se tutto va bene come è andato in questo mese, ce ne torneremo tutti a casa per Natale molto contenti.

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