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Roadie #42 - Blog #188

Per noi ragazzi inglesi più abituati alla fredda e grigia pioggerellina, visitare Singapore può diventare come una passeggiata in un forno. L’umidità ti avvolge come del cotone caldo e il tuo corpo sembra impegnato a sudare più velocemente di quanto si possa reintegrare con una bottiglia d’acqua. E le nuvole sembrano avere le stesse intenzioni. Quando cade la pioggia, le nuvole vogliono far cadere quanta più acqua possibile nel lasso di tempo più breve possibile.

Ci sono degli acquazzoni davvero impressionanti nel pomeriggio e i ragazzi fuori in fila sfidano le condizioni meteorologiche con determinazione e lealtà. All’interno, siamo tutti contenti che lo stadio abbia un tetto. Un nubifragio come quelli di Chicago sarebbe un pessimo modo di ricominciare! E invece, stasera è un’ottima occasione di ricominciare il tour.
I Coldplay non erano a Singapore dal tour di Viva, quindi il pubblico è *davvero* impaziente. Sembra che il caldo non li disturbi. E diventa più chiaro che un pallido roadie che si lamenta di avere caldo non sia paragonabile a Chris che si lancia nel concerto con il suo tradizionale essere atletico. Nessuno dei ragazzi si tira indietro– e dalla terza canzone, è chiaro che gli abiti di scena avranno bisogno di essere presto strizzati. Ma l’energia non cala fino all’inchino finale.
Degno di nota in questo concerto è il primo inserimento di Something Just Like This nella setlist. E con A Sky Full Of Stars un colpo ben piazzato fino ad Up&Up alla fine dello show. Come sempre, è bello essere tornati e vivere il momento dopo una pausa ti ricorda che davvero quello che succede ad ogni concerto è qualcosa di speciale.
R42