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Roadie #42 - Blog #182

Roadie #42 e il passporto dimenticato..

Il "Foglio del Giorno" è un elemento nella vita in tour di cui potreste non essere a conoscenza. E' però, come ho imparato, il documento più importante del giorno. Il foglio del giorno è scritto dalla tour manager Marguerite e descrive ogni informazione importante per il giorno stesso: gli orari in cui avviene ogni cosa, i dettagli dei voli, incontri con la stampa e promozionali - in generale tutte le informazioni vitali per fare in modo che tutto fili liscio nelle successive 24 ore.

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Nell'industria dei tour, il ritornello ripetuto ogni volta dai tour manager per qualsiasi domanda è ovviamente "leggete il vostro foglio del giorno". Marguerite mi ha recentemente lanciato una frecciatina perchè non lo leggo mai fino alla fine. (In fin dei conti, una volta che sai a che ora svegliarti ed essere fuori dall'hotel puoi seguire quello che fanno gli altri...)

Generalmente leggo il foglio fino alla fine (sono onesto - lo faccio davvero!). Forse mi piace semplicemente fare domande stupide. Ultimamente ho cercato di essere un bravo cittadino dei tour, leggendo il foglio per intero e non facendo domande su cose per cui sapevo già le risposte.

Il foglio per il secondo concerto a St Paul arriva con un avviso importante per il volo dalla nostra base di Chicago. "Mr Barack Obama arriverà in città questo fine settimana, per cui ci sono delle resitrizioni dettata dalla sua visita che ci riguardano. Ci saranno degli agenti della TSA (Transportation Security Administration) che faranno dei controlli e saranno più severi del solito. Per questo motivo limitate il vostro bagaglio a mano dove possibile".

Arrivo a questo punto del foglio e mi metto a controllare il mio zaino giornaliero. Contiene almeno un esemplare di ogni gadget esistente sulla faccia della terra, più cavi, caricatori, adattatori e tutti quei marchingegni per far funzionare i telefoni. In giorni normali il tempo richiesto per controllare tutte le mie cose è un po' meno di quello del volo stesso. In giorni pieni di problemi, l'intera crew è salva grazie a tutto quello che mi porto dietro.

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Decido di dimostrare di aver letto il foglio prestando attenzione all'avviso e riducendo il mio bagaglio a mano al minimo indispensabile. Di cosa ho veramente *bisogno* per arrivare a fine giornata? Tiro fuori il mio portatile, l'alimentatore e le mie cuffie e le metto in una borsa di plastica di Walgreens, lasciando il mio zaino pieno di cose inutili sulla scrivania della mia stanza d'hotel. Mentre arriviamo al terminal, l'assistente della band EJ e il tecnico del suono Dan Green iniziano a sfottermi sul mio nuovo bagaglio. "Bella borsa da portatile - sei stato all'Apple Store oggi?"

"No, ho letto il foglio del giorno - ridete pure, ma sarò oltre il controllo della sicurezza in 30 secondi netti".

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Siamo accompagnati in una stanza per il passaggio al metal detector e come previsto la squadra della TSA sta facendo sul serio. Con l'arrivo previsto dell'Airforce One che trasporta il Presidente in città proprio dall'altra parte delle pista, queste persone non hanno per niente voglia di scherzare. Indossano uniformi nere, con il logo della TSA su entrambe le maniche. Non sorridono. Per niente. La cosa più preoccupante, però, è che ognuno di loro indossa un paio di guanti di lattice appena entriamo.

Piazzo con orgoglio il mio bagaglio a mano "estremamente minimalista" sul tavolo per l'ispezione - ed è lì che succede il fattaccio.

Dan Green, davanti a me nella linea, dà il suo passaporto all'uomo con il blocco per gli appunti. E' il classico momento in cui ti si gela il sangue nelle vene come quando sogni di trovarti completamente nudo di fronte all'intera scuola.

Il mio passaporto. il mio passaporto - che vive nel mio zaino. Il mio zaino, che si trova nell'hotel. L'hotel che si trova a più di 45 minuti di distanza.

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"Senza documento di riconoscimento, oggi non volerà, Signore".

Questo non è bene. Infatti è così non bene che neanche si riesce a *vedere* il bene da qui.

Viene chiamato il pilota e c'è una breve conversazione fatta interamente con acronimi molto ufficiali. Pare che ci sia un modo per risolvere questa situazione.

Mi viene detto che mi porteranno in un altro piccolo ufficio dove qualcuno al telefono mi farà 20 domande su dove io e il mio passaporto siamo stati negli ultimi mesi. Se le mie risposte corrispondono alla loro documentazione, potrò salire sull'aereo. Dato che ho passato giornate intere pensando che fossimo in Italia - per poi scoprire che in realtà eravamo in Svizzera, la mia fiducia non è spettacolarmente alta.

Dopo aver risposto alle prime domande, la tour manager Marguerite arriva con la band. Controlla la situazione e mi dà uno sguardo indagatore attraverso la porta.

"Ho fatto davvero una cazzata, Mags", inizio a spiegare. "Sono arrivato senza il passaporto. Mi dispiace davvero tanto".
Mags tira fuori con calma il suo portatile con la scansione del mio passaporto e continua rispondendo ad ogni domanda sulle città in cui ho volato da e per e in quale data negli ultimi tre mesi. Sto facendo la figura dell'uomo inglese mammone che continua a scusarsi mentre Mags sta facendo la super organizzata, gentile ed efficiente tour manager dalla California. Beh, stiamo interpretando le parti giuste...

I ragazzi della TSA sembrano essersi tranquillizzati. Sembrano dalla nostra parte adesso, e stanno facendo ti tutto per aiutarci.

Kelly, il capo della sicurezza di Chris, cammina vicino alla porta con un sorriso leggermente più grande del suo viso.

"Grazie per il foglio del giorno Mags. E' stato utile che tu abbia aggiunto 'DOVETE avere un documento identificativo per salire sull'aereo' altrimenti sarebbe potuto succedere di tutto".

"Non lo trovo per niente divertente, Kelly" dico con voce di supplica.

Kelly è ancora seccato con me dall'Hollywood Bowl. Gli ho messo un cartello verde luminoso sulla schiena poco prima che corresse al C-stage attraversando il pubblico. Vi direi quello che c'era scritto, ma se lo facessi se la prenderebbe di nuovo. Per ora è contento che il karma mi abbia fatto visita a nome suo.

Mentre succede tutto questo, un uomo con in mano un casco appare da dietro l'angolo. Mags ha contattato il manager dell'hotel, che ha tirato fuori il mio passaporto dallo zaino e l'ha fatto portate qui in velocità.

I ragazzi della TSA sono impressionati e mettono una crocetta a tutte le caselle. Non sono più un possibile pericolo per il Presidente, o per la sicurezza nazionale in generale. Un idiota, però, si...

Io e Mags camminiamo lungo la pista, mentre io continuo a fare le mie scuse, portando il mio portatile-in-una-borsa-di-plastica. Non mi è permesso toccare il mio passaporto finchè non sarò salito sul volo di ritorno domani.

Metto il piede sull'ultimo gradino delle scale per salire sull'aereo e faccio un respiro prima di trovarmi faccia a faccia con il resto delle persone. Come prevedibile e meritatamente, parte un applauso sarcastico mentre avanzo lungo il corridoio con la testa abbassata..

"La camminata della *vergogna*" commenta Chris, scuotendo la testa mentre passo oltre il suo posto.

Cinture di sicurezza allacciate. Porte chiuse, si. Sprofondare sul tuo seggiolino per la vergogna? Si.

Mai un momento noioso...

R42