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Roadie #42 - Blog #171

#42 fa un riassunto dell'inizio del tour Europeo negli stadi

Sono stati dei giorni piuttosto movimentati per far si che tutto andasse bene, ma i concerti negli stadi sono finalmente iniziati!

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I britannici hanno la giustificabile reputazione di essere ossessionati dalle previsioni del tempo. Nel nostro caso però c'è una scusa.

Stiamo facendo dei concerti all'aperto. Senza un tetto.

I preparativi per il primo concerto a Porto iniziano qualche giorno prima del mio arrivo. Mando una email ai tecnici delle luci perchè mi diano qualche consiglio su cosa portare con me. Mi assicurano che è tempo da spiaggia fino a sera. Ed effettivamente i giorni di montaggio palco e prove in Portogallo portano scottature - un tempo assolutamente magnifico.

Il giorno del concerto, però, è una storia completamente diversa. Pioggia torrenziale da metà pomeriggio e non migliora con il passare delle ore. Bisogna dare riconoscimento ai ragazzi, però, perchè a parte le gocce di pioggia che rimbalzano loro addosso, nessuno se ne accorgerebbe. Si lanciano nello spettacolo con tutta la carica che hanno. Sono sul palco completamente scoperto, sotto il diluvio, dando tutto quello che hanno.

Ho già parlato del livello di energia che emana dal palco in questo tour. Le nuove canzoni hanno dato a questo tour un'esuberanza festiva impossibile da ignorare. L'immagine di ordinari depressi che i Coldplay avevano mi sembra strana adesso. Rimarrà però senza dubbio l'inizio di molti pezzi di giornalisimo scritti tanto per prima che la band si ritiri. Un po' come ogni articolo su Ozzie Osbourne fa riferimento all'episodio del pipistrello o quelli su gli Oasis che li definiscono i Beatles di Burnage (quartiere di Manchester da cui provengono, ndt.) (molto tempo dopo che hanno lasciato il loro segno distintivo nella cultura britannica). Così è la vita, pare...

Parlando delle nuove canzoni, Paradise sta diventando un momento nel concerto che dà del filo da torcere al coro di Viva. Qualcosa che non ero sicuro avrei mai visto (o in realtà, sentito...).

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C'è qualcosa di speciale in tutte quelle persone riunite che fanno tutto quel rumore e da cui non riesco a non essere colpito. Come potete aver visto dalle foto panoramiche, ci troviamo in posti piuttosto grandi per questi concerti. E' quindi facile che il tutto possa concentrarsi soprattutto su una produzione d'impatto, ma alla fine della storia, i momenti che colpiscono di più sono quelli in cui puoi eliminare tutti i gadget aggiuntivi e lasci il pibblico fare quello che viene loro spontaneo fare...

Amo tutto ciò.
R42