(2002) Roma / Milano

Nel 2001, i Coldplay decidono di fare ancora capolino in Italia. Viene tutto organizzato per il 17 aprile, e la sede scelta è il Velvet Club di Rimini, famoso locale della riviera in cui si esibiscono rock band di spessore. La data viene però annullata attorno al gennaio dello stesso anno. Gli appassionati non sanno ancora il perché, ma in seguito si viene a sapere che la band sta lavorando negli studi di registrazione per il nuovo album e che, come Rimini, sono state annullate molte altre date in mezzo mondo.

Per rivedere i Coldplay in Italia bisogna aspettare una calda giornata del luglio 2002. La band giunge il giorno 7 per un concerto in cui si propone di presentare il nuovo album A Rush Of Blood To The Head. La location è la Valle Giulia e l’evento è inserito all’interno dei cosiddetti Concerti Romani / Live Free Music Festival, sponsorizzati da una famosa ditta produttrice di gelati. Chris dapprima è un po' contrariato, perché - parole sue - "odio le sponsorizzazioni delle multinazionali, di ogni tipo, dalla Microsoft al cornetto. Siamo contro l'uso della musica per vendere qualcos'altro". Ad ogni modo, i Coldplay realizzano un qualcosa di straordinario, tanto che, a detta degli organizzatori, sarà il concerto più apprezzato.

Buonasera to Rome.
Chris Martin

La serata parte con la potente Politik, seguita dalle immortali Shiver e Spies. Il pubblico comincia a muoversi un po' su Daylight, fino a prodursi in un crescendo di emozioni che toccherà l’apice verso la fine. Su Trouble, i fan sono in delirio, e al momento di One I Love, il suono riecheggia potente. Dopodiché, una superba interpretazione di Don’t Panic, con tanto di introduzione "ad-hoc", uso della armonica e prolungamento del brano sul finale da parte di Jonny Buckland alla chitarra. Il punto massimo di partecipazione del pubblico si ha con Everything’s Not Lost. Facile immaginare il perché. Poi See You Soon, God Put A Smile Upon Your Face e la acclamatissima Yellow. Sul finire, The Scientist, Clocks e In My Place, le tre "gemme" del nuovo album. In conclusione, la stupenda Life Is For Living ed una cover di un brano di Echo & The Bunnymen, Lips Like Sugar, che manda letteralmente al settimo cielo tutti gli appassionati e gli ascoltatori presenti.

L’Italia comincia così ad accorgersi dei Coldplay e ad innamorarsi di loro.

C’è tempo nel 2002 per un’altra data, nuovamente a Milano, stavolta al Filaforum. E' il 18 novembre, data destinata a diventare per i fans italiani della band inglese una delle più memorabili. Il concerto è previsto per le 21, così i cancelli aprono alle 19 per permettere alle centinaia di persone di assieparsi per tempo all’interno della struttura. In attesa di Chris e compagni, si esibiscono gli Idlewild.
Comincia così il concerto: dopo l’introduzione, è Politik a riempire di note il Filaforum. Seguono Shiver, Spies, Daylight, Trouble, One I Love, Don’t Panic ed Everything’s Not Lost. La setlist sembra identica a quella di Roma, ma l’elemento variante è la sublime e struggente Green Eyes, un capolavoro, seguita da God Put A Smile Upon Your Face, Yellow, The Scientist, Clocks, In My Place e Life Is For Living. In chiusura, una nuova canzone, Moses. Chris spera "che piaccia".